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Cronaca

Spaccio in via Londra e via Sabaudia, i De Rosa in silenzio davanti al giudice

I tre componenti della famiglia finiti in carcere nell'ambito dell'operazione dei carabinieri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere le tre persone finite in carcere nei giorni scorsi nell’ambito di un’operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai carabinieri nel capoluogo pontino.

Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpalo Bortone, firmatario dell'ordinanza cautelare, sono comparsi Cristian e Giulia De Rosa e Anna Bevilacqua, tutti assistiti dall’avvocato Oreste Palmieri: i tre sono rimasti in silenzio e non hanno risposto alle domande del magistrato.

L'attività di indagine condotta dai dai militari del Nucleo investigativo ha portato alla luce un'articolata rete di spaccio di cocaina e crack in alcune zone della città: il traffico in particolare aveva due piazze corrispondenti ad altrettanti appartamenti in via Londra e via Sabaudia ed era gestita da cinque persone, quattro donne e un uomo. e sorelle Francesca e Giovina De Rosa, la cognata Anna Bevilacqua e ancora Cristian De Rosa e la madre Giulia De Rosa. Un primo blitz era stato effettuato a maggio dello scorso anno quando durante una perquisizione domiciliare a via Londra i militari hanno sorpreso le sorelle Francesca e Giovina De Rosa, insieme alla cognata Anna Bevilacqua con diversi involucri contenenti 48 grammi di cocaina e altre dosi di crack, mentre all'interno dell'abitazione era stata rinvenuta sostanza da taglio, materiale per il confezionamento dello stupefacente, altre dosi di crack e ben 4mila euro in contanti.

Gli interrogatori proseguiranno lunedì mattina quando saranno ascoltate Giovina e Francesca De Rosa, destinatarie della misura dell’obbligo di firma.

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