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Cronaca

Spari contro l'auto del rivale, l'accusa chiede una condanna a 15 anni per Giovanni Cambria

Battute finali del processo per il tentato omicidio di Nazzareno Di Giorgio in via del Saraceno. All'origine del gesto motivi passionali

Quindici anni di carcere. Questa la richiesta avanzata dall’accusa nel processo a carico di Giovanni Cambria, il 60enne di Latina accusato di tentato omicidio.

L’uomo era stato arrestato il 4 giugno 2019 per avere esploso alcuni colpi di pistola contro Nazzareno Di Giorgio, 50 anni, ex convivente della sua compagna. Secondo il racconto della vittima Cambria lo avrebbe seguito a bordo di uno scooter e giunto in via del Saraceno avrebbe sparato colpendo i vetri della vettura sulla quale viaggiava Di Giorgio che lo aveva seguito e riconosciuto tanto che appena dopo la denuncia presentata in Questura erano partite le ricerche dell'autore, che poco più tardi era stato rintracciato e arrestato a Borgo Faiti, vicino alla sua abitazione. Un vero e proprio agguato all’origine del quale ci sarebbero motivi passionali.

Questo pomeriggio davanti al primo collegio penale del Tribunale di Latina la penultima udienza del processo durante la quale il pubblico ministero Andrea D’Angeli, al termine della sua requisitoria, ha chiesto una condanna a quindi anni di reclusione per i reati di tentato omicidio e detenzione ei arma da fuoco.  Si torna in aula giovedì 8 luglio quando la parola passerà ai legali dell’imputato, gli avvocati Laura Bove e Fabrizio Tomei, prima che il Tribunale entri in camera di consiglio per la sentenza.

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