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Cronaca

Lottizzazione Acciarella, Pd all’attacco: "Iter palesemente errato”

Dopo la protesta dei giorni scorsi l'opposizione torna a dire la sua sul piano del borgo: "Mancano alcuni pareri fondamentali come quello inerente al vincolo paesaggistico"

Avevano protestato direttamente dal borgo dell’Acciarella lo scorso sabato elencando tutte le loro obiezioni al piano di lottizzazione della zona che si trova al confine tra Latina e Nettuno, e oggi a distanza di qualche giorno tornano di nuovo a parlare per ribadire il loro no a quella che definiscono “una vera colata di cemento”.

Il Pd sembra rimanere sul piede di guerra a difesa della zona verde che con il nuovo progetto finirebbe per essere deturpata.

“Dallo studio della vicenda del piano di lottizzazione dell’Acciarella emergono giorno dopo giorno aspetti sempre più preoccupanti rispetto a un iter palesemente sbagliato - Fabrizio Mattioli, consigliere comunale del Pd -. Abbiamo richiesto agli uffici di acquisire una serie di documenti tra i quali la planimetria in scala della pianta dell’Acciarella perché siamo pronti a presentare sia in commissione urbanistica sia alla Regione Lazio le nostre ipotesi in merito a un piano di lottizzazione che si configura chiaramente in variante al piano regolatore generale”.

Anomalia che, a detta del Pd, non sarebbe l’unica del piano di lottizzazione: a un esame più approfondito, infatti, è emerso che mancano diversi pareri.

“Uno dei pareri mancanti – continua il consigliere Mattioli - è quello inerente il vincolo paesaggistico che non può non esserci in presenza di un parere su un vincolo archeologico. Quest’ultimo inoltre ci sembra decisamente lacunoso e superficiale rispetto all’opera che si intende realizzare”.

Infine, per l’opposizione, l’adozione del piano di lottizzazione è stata effettuata con un’interpretazione singolare del nuovo piano casa della Regione in base alla quale non ci sarebbe bisogno della pubblicazione del piano stesso.

“Da quanto ci risulta – dichiara Giorgio De Marchis, capogruppo del Partito democratico – i procedimenti di pubblicità dell’adozione del piano, ovvero la fase della pubblicazione delle osservazioni e delle controdeduzioni, non possono essere superati dalla legge regionale. Sarà pertanto opportuno valutare anche questo aspetto che qualora non fosse applicato finirà per comprimere i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini”.

“Chiederemo - concludono i consiglieri del Pd - che l’assessore Campo risponda a tutte queste domande in commissione. Perché oltre a essere convinti della bontà della nostra posizione siamo certi della necessità e dell’opportunità politica di rivedere la decisione assunta non solo perché illegittima ma soprattutto perché sbagliata”.

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