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Cronaca

La battaglia di Matteo contro il tumore: “I ragazzi oncologici non devono sentirsi soli”

Il giovane di 16 anni, che da tre combatte contro il linfoma di Hodgkin, diffonde il suo impegno per sensibilizzare e dare una voce di speranza a tutti i ragazzi oncologici, anche di Latina

Lui si chiama Matteo D'Abrosca, ha 16 anni ed è un giovane che vive a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta; da circa 3 anni combatte una dura battaglia contro il linfoma di Hodgkin. Una battaglia difficile per un giovanissimo che, ha detto, mi “ha portato ad abbandonare la scuola e la mia vita adolescenziale”, ma che non lo ha demoralizzato e lo ha reso ancora più determinato nel farsi promotore di un messaggio di speranza. 

“Purtroppo sono stati anni bui pieni di incubi e pieni di sofferenza - scrive -, ma sono stato sempre un ragazzo forte e coraggioso, ho dato sempre la forza di combattere a tutti i miei amici che ho conosciuto nel reparto oncologico di Napoli. Ho combattuto la malattia con chemioterapie, radioterapie e il trapianto delle staminali. Quando si entra in questa fase di tempesta non ti riconosci più e diventi davvero un grande guerriero. Purtroppo la mia sfortuna è anche che molti che io definivo amici mi hanno abbandonato e sono rimasto solo come amicizie, ma ho tenuto sempre i miei genitori e parenti al mio fianco, nonostante queste delusioni d'amicizia mi ferivano il cuore. La malattia la ritengo un dono di nostro Signore, perché ci ha scelti lui perché sapeva che siamo in grado di condurre la battaglia per la vita, anche se molte volte molti miei amici del reparto oncologico pediatrico non ce l'anno fatta, e sono diventati Angeli di Dio. Oggi sono colui che rappresenta l’oncologia pediatrica italiana dando una voce di speranza e forza a tutti i ragazzi che vivono nella sofferenza”. 

Una lunga battaglia che lo ha portato a tenere incontri anche al Quirinale, a conoscere rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Armate e della sanità che lo hanno appoggiato in questo difficile ma importante cammino.

“Metto tutto il mio impegno per sensibilizzare e dare una voce di speranza a tutti i ragazzi oncologici di Latina e provincia - conclude il giovanissimo Matteo - Affinché non si sentano mai soli. È importante che i ragazzi, associazioni, volontari, medici e tutto ciò che circonda l’oncologia pediatrica italiana abbiano un sostegno costante, dalle associazioni e non solo. La mia battaglia è anche la loro”.

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