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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il lutto

Latina ricorda Marco Scibetta, il 40enne dal cuore grande morto di Sla

Dopo aver combattuto per tre anni si è spento il 28 luglio al Gemelli. Quello di donare gli organi il suo ultimo gesto di grande generosità. Il 4 agosto una cerimonia laica al Circolo Cittadino; promossa una raccolta fondi

Ha lasciato un grande vuoto la morte di Marco Scibetta, scomparso a soli 40 anni lo scorso 28 luglio al policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato. Un vuoto enorme nei suoi familiari, negli amici e in quanti hanno avuto la fortuna di incrociare la sua strada, di condividere con lui, prima o dopo, un pezzo di vita insieme. 

E sono loro, i familiari, gli amici e quanti lo conoscevano che domani, venerdì 4 agosto, lo ricorderanno con una cerimonia laica che si terrà al Circolo Cittadino di Latina. 

Marco aveva solo 40 anni e da tre combatteva contro una malattia subdola come la Sla. Ha lottato come un leone perché lui la vita l’amava; ha affrontato la malattia con forza, dignità e il sorriso sulle labbra, come era abituato a fare. E davanti al suo grande sorriso era difficile rimanere indifferenti come anche davanti alla sua enorme generosità che lo ha contraddistinto fino alla fine: resosi ormai conto che i suoi giorni stavano finendo, infatti, Marco ha predisposto tutto per fare in modo che i suoi organi venissero donati. 

Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un ragazzo che sapeva farsi amare e apprezzare per la sua gentilezza e la sua disponibilità; era premuroso, allegro e dal cuore grande. Marco Scibetta, 40 anni compiuti lo scorso 24 maggio, era un imprenditore di successo, titolare della M-Tech Solutions, una società di informatica. Durante il periodo del Covid si era adoperato per fornire alle famiglie bisognose del capoluogo pontino indicate dal Comune di Latina alcuni pc per uso scolastico, in maniera da garantire a quegli studenti che non avevano i mezzi adeguati di poter partecipare al meglio alle lezioni scolastiche in Dad. 

Sarà ricordato venerdì 4 agosto al Circolo Cittadino con una cerimonia laica alle 18.30. E proprio in sua memoria, e secondo un suo desiderio, alcune sue amiche hanno anche promosso una raccolta fondi da destinare alle due associazioni che lo hanno seguito e accompagnato nel duro periodo della malattia, la AISLA ONLUS, di cui il 40enne era diventato anche socio, e l’associazione Luca Coscioni. L’obiettivo è quello di “garantire e offrire a tutte le persone con malattie neuromuscolari e alle loro famiglie l’opportunità di essere seguiti e supportati”. La donazione potrà essere fatta al Circolo Cittadino durante la cerimonia di commemorazione, con pochi click o con bonifico bancario (questi i riferimenti: www.aisla.it, www.aisla.it/dona-ora). “Il nostro aiuto permetterà loro di continuare a prendersi cura di chi ha bisogno, di assistere pazienti e familiari e portare avanti la ricerca scientifica, così importante per il benessere di tutti e per Marco”.

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