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Cronaca Terracina

Omicidio del sarto a Terracina: i due fidanzati condannati a 30 anni

Il cadavere di Umberto Esposito venne trovato il 24 marzo del 2017 nelle campagne di Terracina

Sono stati condannati a 30 anni di reclusione i due fidanzati responsabili del'omicidio del sarto Umberto Esposito, 82 anni, trovato morto, legato e incappucciato, nelle campagne di Terracina il 24 marzo del 2017. Georgeta Vaceanu, rumena di 24 anni, e il suo compagno di Fondi, Fabrizio Faiola, 35, sono accusati di omicidio, sequestro di persona e rapina aggravata. Il processo è stato celebrato con rito abbreviato dal giudice per le udienze preliminari Laura Matilde Campoli.

Nella precedente udienza il pubblico ministero De Lazzaro aveva chiesto per i due fidanzati la condanna all'ergastolo, contestando diverse aggravanti ai due imputati. 

Secondo la ricostruzione dell'accusa il sarto romano di 82 anni si era allontanato da casa il 15 marzo del 2017 per andare a un appuntamento a Latina. Ma non aveva più fatto ritorno e i familiari avevano presentato una denuncia di scomparsa. Su tutto il territorio erano quindi scattate le ricerche e le indagini dei carabinieri si erano subito concentrate sulla giovane rumena, di cui l'uomo si era probabilmente invaghito e che aveva preso a lavorare con sé. Dopo il ritrovametno del cadavere, la 24enne era stata arrestata insieme al fidanzato di Fondi. I due hanno infatti sequestrato l'anziano imprenditore dopo averlo sedato con dei sonniferi. Si sono poi appropriati del suo bancomat e hanno effettuato dei prelievi, incassando anche due assegni da diverse migliaia di euro ciascuno. Umberto Esposito era poi morto per asfissia e i due ragazzi si erano disfatti del corpo abbanandolo nelle campagne di Terracina.

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