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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Pesca illegale: scattano i controlli in mare, sequestri della Guardia costiera

L’attività ha interessato il litorale laziale, anche quello di Anzio. Scoperti dispositivi non autorizzati 382 trappole in materiale plastico per polpi. Controlli anche nelle attività commerciali; sequestrata oltre una tonnellata di pesce

Controlli per il contrasto alla pesca illegale da parte della Guardia Costiera sul litorale laziale. L’attenzione dei militari nei giorni scorsi è stata rivolta anche alla zona di Anzio. L’attività si inserisce nel quadro dei servizi che hanno interessato tutte le acque di competenza del Compartimento marittimo di Civitavecchia con la dipendente motovedetta CP 284, impegnata sul fronte della vigilanza sulle attività di pesca condotte appunto con l’uso di dispositivi di concentrazione del pesce “FAD” non autorizzati. 

Ad Anzio, nello specifico, le unità navali con il supporto di Nave Pennetti CP 402 della Guardia Costiera di base a Livorno, nonché di un’unità dell’associazione ambientalista  Sea Shepherd Italia Onlus, hanno individuato e sottoposto a sequestro 26 dispositivi di concentrazione del pesce “FAD” non autorizzati e 382 trappole in materiale plastico per polpi, collegate ad oltre 4 chilometri di cime e calamenti non segnalati e, pertanto, estremamente pericolosi anche per la sicurezza della navigazione. 

Nel corso del più vasto servizio del Compartimento di Civitavecchia è stato controllo un peschereccio, accertando a bordo la presenza di un ingente numero di detti dispositivi con il conseguente sequestro dei “FAD”, della rete da pesca e del pescato - oltre 600 chilogrammi di lampuga e 320 metri di rete circuitante – con l’elevazione di una sanzione pari a 3.000 euro e la successiva donazione del pescato ad enti caritatevoli locali. 

Controlli nelle attività commerciali 

Durante l’operazione denominata “Espero”, disposta a livello regionale dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima del Lazio, con sede a Civitavecchia, le attività di controllo sono state estese anche a diverse attività commerciali di vendita sia all’ingrosso che al dettaglio, nonché a punti di sbarco, pescherecci e pescatori non professionali; riscontrate varie irregolarità, riguardanti soprattutto la mancanza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità ed etichettatura. 

Una attività di vendita all’ingrosso priva di autorizzazione è stata chiusa, di concerto con l’autorità sanitaria, dopo aver accertato gravi carenze di natura igienico sanitaria dei locali. In totale i militari hanno sequestrato oltre una tonnellata di prodotto ittico e sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 33.000 euro. In particolare, nel corso di mirati controlli presso un mercato rionale e altri operatori della grande distribuzione della provincia di Roma, i militari hanno proceduto al sequestro di oltre 250 chili di prodotto ittico fresco e surgelato e di un esemplare di tonno rosso di circa 120 chili, tutti di provenienza ignota e, pertanto, non commercializzabili.
 

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