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Cronaca Gaeta

Pesca sottocosta, controlli a Gaeta: sequestrati 20 chili di prodotto

Operazione della Guardia costiera a Gaeta che ha fermato un peschereccio reo di praticare pesca a strascico sottocosta, attività vietata. Controllati poi anche alcuni punti vendita e ristoranti della zona

Sequestri e sanzioni: questo il bilancio di un’operazione della guardia costiera di Gaeta impegnata in attività di vigilanza ambientale e di tutela dell’ecosistema marino.

Durante i controlli di questa mattina, i militari hanno fermato un peschereccio intento a praticare pesca a strascico in prossimità della costa, a circa mezzo miglio da “Punta dello Stendardo”, in una zona di mare dove vige il divieto assoluto di pesca.

“La norma che proibisce la pesca a strascico entro le tre miglia nasce dalla necessità di tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche – spiegano dalla Guardia Costiera di Gaeta -. Tale tipo di pesca, per l’impatto ambientale che genera, costituisce una grave e devastante forma di aggressione all’ecosistema marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di settore essendo un tipo di pesca non selettivo”.

Al termine dei controlli i militari hanno sequestrato 20 chili di pescato che, dopo essere stato valutato dalla Asl, è stato devoluto in beneficienza ad un Istituto religioso della zona, ed elevato una multa di 4mila euro; infine, come previsto dalla normativa di settore sul “Sistema a punti”, sono stati inflitti 6 punti al titolare della licenza di pesca e 6 punti al comandante del peschereccio.

I controlli in materia di rintracciabilità del prodotto ittico posto in commercio poi sono andati avanti anche nei punti di vendita al dettaglio e di ristorazione della zona, al termine dei quali sono state elevate sanzioni per 1500 euro e sequestrato pesce per “essere stato posto in vendita in violazione dei processi di vendita previsti dalla filiera della pesca”.

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