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Cronaca Pontinia

Indiano picchiato da un imprenditore, aveva chiesto il denaro dovuto al fratello

Il titolare dell'azienda di Pontinia secondo il racconto della vittima lo avrebbe colpito al volto con un oggetto di metallo ferendolo. Indagano i carabinieri

“Ho solo chiesto al padrone il denaro per i mesi di lavoro svolto da mio fratello e mi ha picchiato sul viso con un pezzo di metallo mandandomi in ospedale”.

Sono queste le prime parole di un ragazzo indiano che si era recato dal datore di lavoro in cui il fratello aveva lavorato per numerosi mesi ricevendo retribuzioni mai conformi a quelle previste dal relativo contratto ed è stato invece aggredito dal titolare di un’azienda lattiero-casearia di Pontinia. A raccontare quanto accaduto mercoledì sera è Marco Omizzolo, il sociologo Eurispes che da anni si occupata della situazione dei braccianti e di fenomeni quali caporalato e sfruttamento. Il ragazzo si era rivolto al datore di lavoro perché il fratello si trovava in India per sottoporsi ad un importante intervento chirurgico al cuore ed essendo la sanità in quel paese privata, il denaro che l’imprenditore doveva al lavoratore risultava indispensabile per sottoporsi alla delicata operazione chirurgica. Ma la risposta è stato un colpo al volto che ha costretto il giovane straniero a recarsi all’ospedale di Terracina dove i sanitari lo hanno medicato come testimonio il referto del medico. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della stazione di Sabaudia ai quali la vittima si è rivolta denunciando l’accaduto.

“Si tratta dell'ennesimo episodio di violenza commenta Omizzolo -  ormai espressione di un sistema diffuso a livello nazionale, che vede alcuni imprenditori reagire alla legittima richiesta di legalità e giusta retribuzione da parte di donne e uomini, italiani e immigrati, impiegati nelle relative aziende”.

 

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