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Il processo

Rapina in gioielleria finisce nel sangue: due condanne e due assoluzioni

Il colpo risale al 2020, commesso da una banda proveniente da Napoli ai danni di un esercizio di Pontinia. Picchiati il titolare e la moglie

Erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “San Gennaro”, che nel 2020 portò gli investigatori della squadra mobile di Latina ad arrestare gli quattro autori di una rapina violenta ai danni di una gioielleria di Pontinia. Erano considerati i “trasfertisti”, che da Giugliano erano andati in provincia di Latina per rapinare il negozio. Davanti al gup del Tribunale di Latina Mario La Rosa si è celebrato il processo con il rito abbreviato a carico dei quattro imputati.

Come riporta Napoli Today, due sono state le assoluzioni  e due le condanne. Assolto D. A, classe 2000, difeso di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, e anche L.D.N. assistito  dall’avvocato Antonio Peluso. Due invece le condanne, a carico rispettivamente di Giovanni Moccia, difeso dall’avvocato Andrea Ercolani del Foro di Roma, giudicato col rito abbreviato e condannato a 4 anni, e del 23enne Alessandro Cante che ha ottenuto il patteggiamento a 3 anni e 8 mesi, difeso dall’avvocato Luigi Poziello. Entrambi sono liberi da ogni misura cautelare.

La rapina risale al 28 maggio del 2020. I malviventi entrarono in una gioielleria di Pontinia con il volto travisato da mascherine chirurgiche e cappellini con visiera. Avevano aggredito con efferata violenza il proprietario dell’esercizio commerciale e sua moglie, accoltellando l’uomo alle spalle e picchiando la donna, per poi trafugare un bottino costituito da diamanti e oggetti in oro, del valore complessivo di 30.000 euro circa. Poco dopo, i banditi si erano alla fuga utilizzando un’auto con targhe rubate.  L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Latina, si era basata sull’analisi delle immagini dei sistemi videosorveglianza del Comune di Pontinia e di quelli limitrofi; è stata così identificata la “batteria” dei rapinatori, incensurati, alcuni dei quali esecutori materiali della rapina ed altri funzionali all’organizzazione criminale sia in veste di basisti, sia per aver fornito un apporto logistico alla banda e per aver ospitato i malviventi in un appartamento a Latina, nella loro disponibilità.

Rapina violenta in gioielleria: i malviventi in azione ripresi dalle telecamere - Il video

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