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Cronaca Sabaudia

Operazione 'Dune', altri due giorni di interrogatori: martedì tocca al sindaco Giada Gervasi

Il giudice ascolterà le altre undici persone colpite a Sabaudia da misura cautelare per peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti

Seconda tranche di interrogatori di garanzia lunedì 28 febbraio e martedì 1 marzo nell’ambito dell’inchiesta ‘Dune’ che ha portato all’emissione di 16 misure cautelari per i reati di reati di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico nella città di Sabaudia.

Dopo Edoardo Piovesana, Quirino Alessi, Alessandro Rossi, Gianni Giuseppe Polidoro e Stefano Malinconico, interrogati nei giorni scorsi, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, firmataria dei provvedimenti restrittivi, ascolterà l’ex assessore del Comune di Sabaudia Angelo Innocenzo D'Erme; Giuseppe Pellegrino, Erasmo Scinicariello, supervisore dei lavori per la Coppa del mondo; il funzionario comunale Riccardo Guglielmi, l’ex direttore del Parco nazionale del Circeo Paolo Cassola; Angelo Mazzeo, appuntato dei carabinieri in servizio presso la stazione forestale del Parco; Sandro Dapit, consigliere comunale di maggioranza con delega ai lavori pubblici; il direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX per i Mondiali di canottaggio Luigi Manzo; il dirigente lavori pubblici nonché ex assessore comunale a Pontinia Giovanni Bottoni sospeso dall’incarico dopo l’arresto; Fabio Minotti e il sindaco della città delle dune Giada Gervasi che sarà ascoltata martedì mattina.

L’inchiesta, avviata per verificare le assegnazioni delle concessioni demaniali rilasciate dal Comune alle attività balneari che ha fatto emergere come 45 di queste avrebbe beneficiato di favoritismi e privilegi da parte dell'amministrazione comunale si sono estese ad altri settori della gestione della cosa pubblica. In particolare gli investigatori, coordinati dai sostituti procuratori Andrea Sgarrella e Valentina Giammaria, hanno scoperto undici episodi di turbativa d'asta con atti falsi relativi all’affidamento di lavori per la Coppa del mondo di canottaggio. E ancora sono emersi episodi di peculato, corruzione e falso compiuti da alcuni carabinieri forestali per interventi di taglio degli alberi allo scopo di favorire ditte compiacenti e turbative d'asta da parte dell'ex direttore del Parco che avrebbe affidato ad imprenditori a lui vicini la realizzazione di progetti sul cambiamento climatico, prima che la relativa determina fosse discussa e approvata.

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