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Cronaca Sabaudia

Stalking e auto danneggiate alle amiche del marito, a giudizio una 47enne

La donna aveva terrorizzato una quindicina di conoscenti tanto che il giudice l'aveva messa ai domiciliari e poi in carcere

Nessun rito abbreviato per Cinzia Pressato, la 47enne di Sabaudia accusata di una lunga serie di episodi di stalking oltre che di danneggiamento ai danni di amiche e conoscenti del marito, tutte rigorosamente donne.

Questa mattina il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica presentato dal legale dell’imputata, l’avvocato Valentina Macor. Sarà dunque processata con rito ordinario davanti al giudice monocratico Maria Assunta Fosso, prima udienza il 28 ottobre prossimo.

In aula ci saranno una decina di parti offese che si sono costituite parte civile nel procedimento. Si tratta delle donne che, assistite dagli avvocati Fabio La Macchia, Rodolfo De Cave, Rita Gabriella Videa e Massimiliano Cesare Fornari. Avevano presentato denuncia contro l’imputata per gli atti persecutori compiuti contro di loro: minacce e insulti sui social con tanto di nomi e cognomi, auto e citofoni danneggiati perché sospettate di avere avuto una relazione con il marito.

A causa delle accuse la Pressato era finita agli arresti domiciliari ma da casa aveva pubblicato sui social l’intera ordinanza cautelare emessa nei suoi confronti tanto che il giudice aveva aggravato la misura mandandola in carcere.

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