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Cronaca

Ex Enotria, assessore ai Servizi Sociali Rinaldi: “Sgombero necessario”

Precisazioni dell’assessore del Comune di Aprilia in merito alla questione del sito dismesso sgomberato: “Operazioni necessarie a causa delle insalubri condizioni igienico-sanitarie”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

“Le operazioni di sgombero del compendio ex Enotria sono state necessarie a causa delle insalubri condizioni igienico-sanitarie in cui versa lo stesso sito posto sotto sequestro penale. Riteniamo che il Comune di Aprilia abbia fatto quanto ha potuto mettendo a disposizione risorse umane e finanziarie per i lavori di vigilanza, pulizia dei rifiuti solidi urbani nell’area esterna, chiusura delle vie di accesso e, non ultimo, offrendo l’uso temporaneo di una struttura alle famiglie con minori a carico scolarizzati.

Il fatto poi che queste famiglie abbiano volontariamente lasciato l’abitazione rimane una questione ancora tutta da chiarire.

Per mesi ed in previsione dello sgombero, i Servizi Sociali del Comune hanno cercato alloggi temporanei nelle diverse strutture sia nel territorio che nei comuni limitrofi, ottenendo dai gestori di queste solo la disponibilità per donne e bambini.

Anche in questo caso sono stati gli stessi uomini rom a rifiutare l’offerta di alloggio per le loro donne e i loro bambini.

L’amministrazione comunale condivide appieno le linee dettate dalla Comunità Europea sull’integrazione del popolo rom perché il fenomeno è importante dal punto di vista umano, sociale ed economico, e le strategie per attuarla devono essere fattibili e condivise dalla collettività locale per una vera integrazione.

Oggi, a seguito dello sgombero dell’ex Enotria, posta sotto sequestro perché insalubre ed inagibile e nonostante tutto occupata abusivamente, e a fronte di una situazione di generale contingenza economica che solo per l’emergenza abitativa ad Aprilia sconta circa 500 famiglie in attesa di una casa, cosa avremmo dovuto fare? Un campo rom? Collocare dei container nelle aree verdi delle parrocchie? Assegnare una struttura pubblica o requisirne una privata? Abbiamo già manifestato e motivato la nostra posizione rispetto a queste proposte, tenendo conto degli animi della collettività Apriliana e con il rispetto di chi è scevro da pregiudizi razziali”.

Così in una nota l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Aprilia, Michela Biolcati Rinaldi

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