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Cronaca Piazzale Natale Prampolini

“È emergenza storni”: sporcizia e cattivi odori in piazzale Prampoli

A lanciare l'allarme i residenti e i commercianti della zona antistante lo stadio Franconi: "La pulizia delle strade non è sufficiente ad eliminare le ingenti deiezioni dei volatili nè gli olezzi da essi provocati"

La situazione per loro sta diventando insopportabili. A lanciare l’allarme per le condizioni di piazzale Prampolini, invasa dagli storni, sono i residenti e i commercianti della zona costretti ogni giorno a convivere con le deiezioni dei volatili, i cattivi odori e la sporcizia  che si forma sui marciapiedi.

“La situazione dello slargo antistante lo stadio Francioni di Latina è diventata oggettivamente insostenibile. La  pulizia – sebbene avvenga quasi giornalmente - non è sufficiente ad eliminare le ingenti deiezioni dei volatili nè gli olezzi da essi provocati”.

“Succede spesso – racconta Fausto Nardi, agente immobiliare con attività proprio nel piazzale – che il guano stratifichi e che rilasci tutta la sua 'essenza' al mattino, dopo una notte di umidità e di brina oppure quando piove. Purtroppo gli odori non si possono scrivere ne descrivere ma sfiderei chiunque a dire che l’aria del quartiere è respirabile. Per togliersi la curiosità, a qualsiasi ora del giorno e non necessariamente durante la rincasata degli stormi di storni, basta passare a prendere una “boccata d’aria” da queste nostre parti, prima di andare al lavoro o di rientrare a casa. L’unico modo per credere, è provare”.

Gli fanno eco anche gli altri commercianti del quartiere, “per non parlare del fatto che è dimostrato come le feci di storno, presenti in grosse quantità nei centri urbani (soprattutto sotto gli alberi scelti come dormitori), possano favorire la diffusione di alcune malattie micetiche, protozoarie, virali, parassitarie e batteriche”.

Gli spazi riservati ai pedoni sono impraticabili e le panchine inagibili. Sono molte le attività operanti nel settore alimentare e gli esercizi commerciali eccessivamente penalizzati dal fatto che i clienti preferiscano recarsi altrove pur di non lasciare la macchina in balia degli incessanti “bombardamenti aerei”.

Una soluzione per allontanare gli storni va necessariamente trovata, per il bene del quartiere, degli esercizi commerciali e degli stessi residenti – riprende Nardi –: ci sono state delle pur importanti iniziative di alcuni singoli ma, vista la reticenza delle istituzioni nei confronti di quello che è un problema molto sentito e reale che sfocia – senza troppo esagerare – nella sfera del decoro urbano e della salute pubblica, stiamo cercando di organizzarci in un comitato spontaneo. Anche a costo di arrivare all’autotassazione – conclude il giovane professionista – troveremo una soluzione”.

CONSIGLIERE DEL PD COZZOLINO - "In diverse occasioni, la prima ben due anni fa, abbiamo sollevato il problema degli storni chiedendo all’amministrazione di intervenire, ma ancora una volta ci troviamo davanti ai disagi che i cittadini sono costretti a subire senza che il Comune di Latina prenda provvedimenti". ha commentato il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Cozzolino.

"Per scoraggiare la presenza dei volatili, basterebbero poco più di 10mila euro utilizzando pratiche sostenibili e non crudeli – continua Cozzolino -. Si possono a esempio usare semplici metodi come gli impianti sonori elettronici temporizzati per l’emissione del richiamo dei falchi, che impaurendo i volatili più piccoli porterebbero questi ultimi a fuggire lontano dai luoghi in cui gli impianti verrebbero installati. Una metodica già utilizzata in altre città con ottimi risultati".

"Un’amministrazione latitante troppo intenta a risolvere beghe interne non si cura dei problemi dei cittadini. Siamo disponibili da subito a incontrare i commercianti e i residenti delle zone colpite dagli storni – dichiara ancora Cozzolino – per ascoltare i problemi e per cercare una soluzione che proponiamo da ventiquattro mesi ogni volta che la questione si pone in termini così imponenti, ma purtroppo questa maggioranza rimanda le soluzioni e lascia che i problemi diventino emergenze. Si potrebbero cercare anche risorse private che in questo momento potrebbero supplire all’inerzia e al silenzio del Comune".

«Sottoporremo il problema degli storni alla commissione ambiente – conclude il consigliere del Pd - prima che quello degli storni diventi un serio problema per la salute delle persone».

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