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Cronaca

Tangenti per le patenti, 14 arresti e 169 indagati: nei guai Motorizzazione e scuole guida

Operazione della polizia stradale di Latina, denominata "Pay to drive", scattata all'alba di questa mattina sul rilascio di patenti di guida, dietro pagamento di somme in denaro, senza sostenere gli esami

Quattordici persone arrestate, 169 quelle indagate in totale, 19 mesi di indagini, 30mila le intercettazioni telefoniche, ambientali e video; e poi 50 le patenti di guida sequestrate e oltre 200 quelle che dovranno essere riesaminate.

Sono questi i numeri che sintetizzano la brillante operazione - denominata "Pay to drive" - degli uomini della polizia giudiziaria della stradale di Latina che si è conclusa nella giornata di oggi con l’esecuzione delle 14 ordinanze di custodia cautelare – di cui 5 in carcere e 9 ai domiciliari – al termine di una laboriosa indagine che ha messo in luce un inquietante giro di mazzette e tangenti per rilasciare ed ottenere patenti di guida che vede coinvolti funzionari della Motorizzazione civile di Latina e il personale di alcune scuole guide della provincia pontina.

LE INDAGINI – “Quasi due anni di lavoro degli investigatori hanno aperto uno squarcio desolante su una imponente attività illecita riguardante fenomeni di compravendita di esami finalizzati al conseguimento della patente di guida in provincia di Latina con assetti organizzativi ben delineati sia quanto a uomini sia quanto a mezzi” spiega la polizia stradale. Le indagini sono iniziate nel 2010 anche a seguito di un servizio mandato in onda dalla trasmissione televisiva “Striscia la Notizia” - ma gli accertamenti da parte degli uomini di Francesco Cipriano erano già iniziati da qualche tempo -. Indagini che nei mesi successivi sono andate avanti anche grazie ai riscontri ottenuti dalle numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, a pedinamenti e appostamenti, e alle dichiarazioni rilasciate da quanti sono stati ascoltati – persone informate dei fatti o coindagati – che hanno deciso di collaborare.

IL MODUS OPERANDI DEL GRUPPO – Secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia stradale, i versamenti per poter superare gli esami andavano dai 1000 ai 3mila euro; cifra che quindi variava e saliva a seconda della tipologia di patente che doveva essere conseguita. Le autorizzazioni alla guida venivano rilasciate, per lo più a persone straniere (soprattutto cittadini di nazionalità romena e indiana), ma anche ad italiani mancanti di requisiti di idoneità tecnica, provenienti a volte anche da altre province del paese. Durante la seduta d’esame, quindi, i candidati ricevevano suggerimenti da funzionari o dal personale delle scuole guida compiacenti, o addirittura venivano sostituiti da impiegati che provenivano da agenzie del casertano che sostenevano la prova al posto loro. “In alcune circostanze – precisano dalla stradale – abbiamo certificato anche l’effettivo passaggio di denaro all’esterno delle scuole guida che andavano ad avallare quanto già carpito attraverso le intercettazioni”.

IL VIDEO - LE SEDUTE D'ESAME PILOTATE

LE FINTE BOCCIATURE – Oltre alla facilità di procurarsi in breve l’esaminatore compiacente e/o di determinare ed eventualmente anche di modificare gli incarichi per le sedute di esami, sostituire i candidati in occasione degli esami, l’alta capacità di intimidazione dei complici minori ma anche dei testimoni - che in  alcuni casi sarebbero stati costretti a ritrattazione le testimonianze fornite alla polizia giudiziaria - il gruppo non si faceva mancare neanche quelle che sono state definite le “bocciature pilotate”, vale a dire la “pretestuosa bocciatura del candidato per essere poi il medesimo indotto a partecipare alla seduta d’esame dopo aver corrisposto ulteriori e maggiori somme di denaro”.

I RISVOLTI – Ma quanto messo in piedi aveva delle conseguenze gravi anche dal punto di vista della sicurezza stradale. “Ne consegue un mercimonio di grande squallore – proseguono dalla polizia stradale – capace di abilitare alla guida dei veicoli, anche quelli di capacità superiore, persone assolutamente incapaci di comprendere il senso e il significato delle attività compiute  e delle regole sella stessa, come la segnaletica stradale, le regole di comportamento sulle strade e i principi di funzionamento dei mezzi. Il tutto con evidente e comprensibile pericolo per la sicurezza dei cittadini sulla strada in una provincia, quale quella Pontina, che da sempre ha pagato un intollerabile tributo di sangue per gli incidenti”.

GLI ARRESTATI – Quattordici dunque gli arrestati, 5 in carcere e 9 ai domiciliari; di questi 5 sono dipendneti o ex dipendenti della motorizzazione civile di Latina, gli altri appartengono a varie scuole guida della provincia pontina. A tirare le fila di tutta l’organizzazione, pare sia stata una donna definita dalla polstrada “una funzionaria infedele della motorizzazione e leader sagace” del gruppo.
 

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