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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Ventotene

Bufera a Ventotene: indagati sindaco, consiglieri e tecnici comunali

Abuso d'ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico: questi i reati che la procura di Cassino contesta al sindaco Gerardo Santomauro. Le indagini della guardia di finanza di Formia dopo la denuncia di un consigliere

Abuso d'ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico: questi i reati che la procura di Cassino contesta al sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro, ai consiglieri di maggioranza Pasquale Bernardo con delega al bilancio, Umberto Matrone, Luciano Nicolella, Ermanno Taliercio, Aurelio Matrone e ai funzionari di area presso il Comune Valerio Carlin, dimissionario e responsabile dei Lavori Pubblici, Francesco Romagnoli responsabile area 3 e 6, Antonina Roda responsabile area 2 finanziaria.

Il sostituto procuratore Marina Marra, magistrato titolare delle indagini unitamente al procuratore capo Luciano d'Emmanuele, ha disposto l'avvio delle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza di Formia in stretta collaborazione con i colleghe del Reparto Aeronavale di Gaeta, a seguito di una denuncia presentata presso la Procura di Cassino da Modesto Sportiello, oggi consigliere d'opposizione ma eletto nelle fila della maggioranza, che per un anno ha ricoperto la carica di vice-sindaco e assessore ai trasporti al comune di Ventotene. L'uomo è co-titolare di una concessione demaniale marittima con la quale viene gestita un'attività portuale. Nella querela Sportiello ha illustrato all'autorità giudiziaria una serie di comportamenti che il sindaco Santomauro e alcuni componenti della sua Giunta avrebbero messo in atto, finalizzati all'estromissione del collega dal consesso civico. Sportiello nel lungo esposto ha ricostruito quanto accaduto nella vita politica e amministrativa dell'isola negli ultimi tre anni. Compresa la realizzazione di strutture edilizie prive di autorizzazione da parte alcuni familiari del primo cittadino che in merito, come ipotizzato dal magistrato, non avrebbe preso alcun provvedimento sanzionatorio.

Accuse pesanti che per mesi sono state attentamente vagliate e verificate dagli investigatori delle Fiamme Gialle che hanno acquisito documenti, effettuato riscontri e ascoltato testimoni. Sei mesi di indagini serrate che si sono concluse nei giorni scorsi con la richiesta di rinvio a giudizio di nove persone. "Il sindaco Gerardo Santomauro, nel ruolo di cospiratore, oltre che autore del disegno criminoso, in concorso con i consiglieri comunali di maggioranza, nonché con alcuni dirigenti comunali, al fine di raggiungere lo scopo illecito di destituire il consigliere comunale e di diffamarlo agli occhi della cittadinanza - si legge nella denuncia - hanno falsamente attestato e dichiarato che l'esponente (Modesto Sportiello ndr) fosse un grande evasore di tributi comunali nonché trasgressore del Codice della Navigazione". 

La 'cacciata' dell'ex vice sindaco dalla Giunta avrebbe avuto inizio con la strana “scomparsa” dagli archivi comunali di tutte le autorizzazioni da lui ottenute nei trascorsi dodici anni e delle ricevute di pagamento dei tributi. Le certificazioni e i documenti rilasciati dai funzionari oggi indagati evidenziavano un presunto debito da parte di Sportiello dall'ammontare di oltre centomila euro. Per questo a stretto giro di posta era arrivata la diffida e la messa in mora da parte della dirigente dell’ufficio tributi e addirittura con minaccia da parte del sindaco di verifica fiscale della Guardia di Finanza. Con lo stesso modus operandi, secondo quanto emerso dalle indagini, gli indagati avrebbero tentato di revocare le concessioni demaniali marittime, di cui Sportiello è contitolare, assieme alla consorte, sin dal 2005, e ciò nonostante fossero già intervenuti atti di proroga della concessione da parte del Comune nel 2019 nonchè provvedimenti giudiziari che, nel tempo, hanno confermato a piena legittimità delle concessioni demaniali.

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