Violenza sessuale in un villaggio turistico del Salento, condannato ragazzo di Latina
Il giovane di 29 anni arrestato il 31 agosto dello scorso anno a Mancaversa (marina di Taviano). Condannato a 5 anni e 3 mesi al termine del processo di primo grado
E’ stato condannato a 5 anni e tre mesi, al termine del processo di primo grado, il giovane 29enne di Latina che poco più di un anno fa era stato arrestato nel Salento perché accusato di aver violentato una ragazza di 19 anni di Anzio anche lei in vacanza. Il verdetto, si legge su LeccePrima, è stato emesso dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce (presidente Stefano Sernia, a latere i colleghi Sergio Tosi e Alessandra Sermanini), a fronte di una richiesta di sei anni, invocata dall’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Roberta Licci. I giudici hanno inoltre riconosciuto una immediata liquidazione del danno di 10mila euro alla presunta vittima, mentre il resto del risarcimento dovrà essere stabilito in sede civile.
Il ragazzo pontino era stato arrestato il 30 agosto dello scorso anno. E’ accasato di aver approfittato della ragazza dopo che, alle prime luci del giorno, ubriaco, si sarebbe introdotto in un bungalow di un villaggio turistico a Mancaversa (marina di Taviano) dove la giovane studentessa dormiva. Sarebbero state le urla della giovane a portare all’intervento di alcuni ospiti del villaggio prima e dei carabinieri poi che hanno arrestato il pontino (ora ai domiciliari).
L’imputato si è sempre proclamato innocente. A suo dire non ci fu alcuna violenza perché il rapporto fu consensuale. Questa la tesi difensiva sostenuta nel processo di primo grado ora giunto a termine: ubriaco, il ragazzo era entrato in un bungalow (la porta era aperta) sedendosi sul letto, accanto alla ragazza che dormiva; al buio non riesce a capire se si tratta dell’amica che cercava; la giovane si sveglia, scrive ancora LeccePrima, si presentano e chiacchierano a lungo fino ad avere un rapporto sessuale, interrotto dai sensi di colpa della ragazza, perché fidanzata, che lo invita ad allontanarsi. E lui non si sarebbe sottratto a questa richiesta.
Non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza (entro novanta giorni), l’avvocato difensore Biagio Palamà presenterà ricorso in Appello.
