rotate-mobile
Economia Latina Scalo

Sciopero alla Chemtura, la risposta dei lavoratori ai licenziamenti

Massiccia adesione allo sciopero - oltre il 90% - indetto per oggi dopo la decisione della società, arrivata pochi giorni prima di Natale, di collocare in mobilità 17 dipendenti dello stabilimento di Latina Scalo

Decisa risposta dei lavoratori ai licenziamenti della Chemtura di Latina Scalo.

E’ stata massiccia - oltre il 90% - oggi l’adesione allo sciopero indetto dopo la decisione, arrivata pochi giorni prima di Natale, dell’azienda di collocare in mobilità 17 dipendenti dello stabilimento di Latina Scalo.

Le assemblee dei lavoratori, che si sono tenute immediatamente dopo l’annuncio hanno stabilito un pacchetto di 16 ore di sciopero da gestire di concerto tra Rsu e segreterie provinciali, con una prima astensione dal lavoro che si è attuata proprio oggi nelle prime quattro ore di ogni turno.

“La decisione della multinazionale ha creato molta preoccupazione e sconcerto tra i lavoratori che non riescono a comprendere come si possa parlare di ridurre tanto personale quando le produzioni sono a pieno ritmo, il sito ha raggiunto performance importanti, e si preannunciano per il 2015 nuovi volumi in arrivo - spiega la Femca Cisl -.

Il timore è che l’annunciata riduzione di personale possa mettere a dura prova l'organizzazione interna e la realizzazione dei progetti in campo, con inevitabili ripercussioni sul futuro dell’azienda. Sindacato e dipendenti - prosegue - sono consapevoli delle richieste aziendali di mettere in atto politiche tese a recuperare maggiore attenzione al cliente, e soprattutto competitività su di un mercato estremamente complesso, riprendendo efficienza, ma tutto questo non può avvenire facendo pagare ai soli lavoratori il prezzo più alto”.

La massiccia adesione allo sciopero di quest’oggi dimostra come si sia compreso che in gioco non ci sono soltanto diciassette licenziamenti, ma il futuro di tutta l’azienda - commenta Roberto Cecere, segretario generale della Femca Cisl di Latina -. Come sindacato abbiamo il dovere di prestare attenzione alle richieste che vengono avanzate dalla Chemtura cercando, nel contempo, di tutelare al massimo le persone che vi lavorano.

Domani presso Unindustria Latina si terrà il secondo incontro con l’azienda, dal cui management attendiamo una risposta alle richieste che abbiamo avanzato per raggiungere un accordo che possa tener conto della eventuale ricollocazione dei dipendenti in altri settori della fabbrica, di quanti, in una eventuale procedura di mobilità, possano agganciarsi alla pensione e di possibili volontari che decidessero, incentivati, di lasciare spontaneamente il lavoro. Sarebbe il modo preferibile per raggiungere un accordo dignitoso - conclude il sindacalista -, che soddisfi le esigenze di tutti, e riporti in azienda quel clima di fiducia e collaborazione indispensabile per far affrontare alla Chemtura il 2015 nel modo migliore”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sciopero alla Chemtura, la risposta dei lavoratori ai licenziamenti

LatinaToday è in caricamento