Consulenze esterne, Sarubbo al Comune: “Dov’è l’elenco sul web?”
La denuncia del consigliere del Pd: “La pubblicazione, obbligatoria, sul sito del Comune non è stata fatta. L’amministrazione viola le norme in materia di trasparenza e lede il diritto dei cittadini al controllo”
Sarubbo boccia il Comune di Latina in materia di trasparenza, almeno per quanto riguarda le collaborazioni con i consulenti esterni: “L’elenco è il grande assente sul web” commenta.
“Con determinazione 1269 del 27 giugno 2013 il Comune di Latina ha pubblicato nell’albo pretorio l’elenco dei consulenti a cui è possibile affidare incarichi professionali sotto la soglia massima di 100mila euro, ma tale elenco non è stato pubblicato sul sito web del Comune in violazione delle norme poste a tutela della trasparenza” ha spiegato.
“Secondo le norme della buona trasparenza previste dal decreto 33/2013 e dal piano anticorruzione e trasparenza votato da tutto il Consiglio comunale e dal responsabile della trasparenza nonché segretario generale Pasquale Russo – sottolinea il consigliere del Pd –, la pubblicazione in maniera permanente di quest’elenco nella sezione del sito internet dell’ente dedicata all’amministrazione trasparente è un obbligo.
A Latina non è stato fatto. Venendo meno a quest’obbligo l’amministrazione lede il diritto dei cittadini di verificare se gli incarichi esterni affidati dal Comune vengono assegnati a professionisti titolari di titoli e diritti”.
Per Sarubbo la mancata pubblicazione un fatto grave e non tollerabile, per questo ha chiesto direttamente al sindaco di Latina di interessarsi alla vicenda, chiamando in causa anche il responsabile della trasparenza perché provveda immediatamente a colmare questo deficit.
“La battaglia per la lotta agli sprechi e per la trasparenza totale dovrebbe essere uno dei punti principali dell’impegno di noi rappresentanti delle istituzioni -. Ci si adoperi tutti e da subito – conclude il democratico - per migliorare la sezione del sito internet dedicata alla trasparenza amministrativa e per evitare ulteriori casi di inoperosità”.