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Botta e risposta tra Zaccheo e Coletta: l'invito a un confronto pubblico, poi la retromarcia del centrodestra

La campagna elettorale per il ballottaggio è appena cominciata ma i due candidati non si risparmiano colpi e accuse

Riprende la campagna elettorale nella città capoluogo, chiamata ora ad esprimere una preferenza netta con il secondo turno di voto. Ma è una campagna elettorale che si riaccende in un clima non certo disteso, in cui i due protagonisti, Vincenzo Zaccheo e Damiano Coletta, non si risparmiano colpi e reciproche accuse.

Per il candidato sindaco del centrodestra e per i segretari dei partiti che sostengono la sua corsa, il primo cittadino uscente "non perde occasione per accusare la maggioranza dei cittadini di Latina che hanno dato la fiducia al centrodestra, straparla di comitati d'affati e offende l'onestà e la buona fede degli elettori". Parlano poi di una "deludente performance elettorale di Coletta e di Lbc, inchiodati a un misero 20% di voti se si esclude l'apporto del Pd", puntualizzando senza mezzi termini che né il vicesindaco Paola Briganti né la segretaria e capolista del movimento Elettro Ortu La Barbera risultano elette in Consiglio comunale. "Nel palazzo comunale - aggiungono i segretari - c’è un clima avvelenato che ha paralizzato la macchina amministrativa: basti pensare ai 7 assessori che hanno abbandonato il loro ruolo amministrativo in polemica col sindaco o con la segreteria generale. Non da ultimo il fiore all’occhiello, quell’Antonio Costanzo che, in una lettera pubblica, ha reso nota la propria delusione per l’insufficienza dell’azione amministrativa del sindaco Coletta". Quegli stessi partiti che anni fa portarono alla caduta di Zaccheo oggi lo definiscono "un gladiatore". E ritirano l'invito a un confronto aperto tra i due candidati. 

Proprio nei giorni scorsi Vincenzo zìZaccheo, commentando a caldo il risultato delle urne, aveva invitato il primo cittadino uscente a un confronto pubblico faccia a faccia, ma in tv: "Do la piena disponibilità a svolgere un confronto istituzionale con il sindaco uscente negli studi della Rai, televisione di Stato", aveva dichiarato in una nota. Ora invece fa marcia indietro: "Coletta - spiegano i segretari in un nuovo comunicato - chiede un confronto pubblico in piazza essendo abituato, da ex calciatore, alla logica della curva. Non ci sono le condizioni minime per acconsentire ad un confronto con chi fugge dalle idee e dai programmi per rifugiarsi nell’insulto, nella demonizzazione continua dell’avversario politico trasformato in nemico personale. Noi continueremo a confrontarci con le persone, fra la gente e con la gente".

Coletta, da parte sua, non perde l'occasione di replicare: "Il coraggio di Zaccheo, a quanto pare - commenta - è durato meno di 24 ore. Non vuole più confrontarsi con me perché sa che ne uscirebbe ridimensionato e parla a sproposito di insulti e di logiche della curva. Anche in questo caso, da che pulpito viene la predica. Cinque anni fa gli stessi che oggi lo sostengono organizzavano le claque con i fischietti per impedirmi di parlare nei confronti pubblici e oggi straparlano di fair play. Se vuole scappare dal confronto, che faccia pure. Lo inchioderemo lo stesso, andando in mezzo alla gente, strada per strada, casa per casa. Perché Latina non merita di essere affidata ancora una volta nelle mani di un personaggio che ha lasciato solo macerie e debiti".

Non risparmia poi, il primo cittadino uscente, un po' di autocritica: "Rispetto al 2016 quasi 10mila latinensi in più si sono astenuti  - spiega - Un calo dell’8,9% di partecipazione. Questo significa che tanti hanno scelto di non partecipare, forse perché disillusi o forse perché non hanno ricevuto dalla politica le risposte giuste. E quindi anche dalla mia amministrazione. Però oggi mi rivolgo a loro: il 17 e 18 ottobre si gioca il futuro Latina e ognuno di noi ha la possibilità di contribuire con il proprio voto per proseguire la strada del cambiamento, un percorso fatto di opportunità e trasparenza, di grandi progetti che proietteranno Latina definitivamente verso una dimensione moderna ed europea. Nel secondo tempo bisognerà gestire i fondi che arriveranno dall’Europa per la ripartenza e tutti insieme dobbiamo essere garanzia della comunità. Abbiamo commesso errori, ma abbiamo dalla nostra l’onestà la competenza e la trasparenza che altri non hanno". Infine, ancora un affondo al rivale: "Il mio competitor intanto ciancia di governabilità - dichiara Coletta - Proprio lui che non è stato in grado di governare nemmeno quando aveva una maggioranza bulgara ed è finito commissariato dopo essere stato “accoltellato” alle spalle dai suoi? Il 17 e 18 ottobre è un bivio epocale, quindi a tutti coloro che hanno scelto di non votare al primo turno dico che non possiamo perdere questa occasione e che la città ha la possibilità di mettersi definitivamente alle spalle quel passato opaco. Ai 22mila che mi hanno già sostenuto al primo turno chiedo di confermare la scelta fatta il 3 e 4 ottobre e di convincere un astenuto. Uno per uno, ce la facciamo".

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