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Forconi, Mariano Ferro: "Il simbolo è nostro. Calvani diffidato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

"Danilo Calvani sta utilizzando indebitamente il nome Forconi per lanciare alcune manifestazioni non autorizzate dal movimento". Lo dichiara Mariano Ferro leader storico del movimento che nel 2012 organizzò un blocco stradale per protesta contro le politiche del Governo italiano che paralizzò l'intera regione Sicilia. 

"Dal 27 Gennaio 2012 - precisa Mariano Ferro - siamo i titolari di un simbolo regolarmente registrato così come la Legge prescrive, e presentato alla stampa, nella versione attuale a Roma il 5 febbraio del 2015."

"L'autore del colpo di genio è un signore di Pontinia (LT), Danilo Calvani, che avemmo l'occasione di conoscere e "pesare" durante le manifestazioni del Dicembre del 2013. Abbiamo provveduto - prosegue Ferro - a dare mandato ai nostri legali per la denuncia del caso presso tutte le sedi competenti, diffidando il soggetto ad usare il nome di un movimento che ha provato a farsi sentire dal sistema in difesa dei tantissimi italiani in difficoltà e che oggi per quelle sacrosante rivendicazioni, condivise da tantissime persone, si ritrova alla sbarra al tribunale di Catania per rispondere ai Giudici di presunti reati commessi durante le manifestazioni siciliane del gennaio 2012."

"Abbiamo aspettato - prosegue - forse fin troppo, sperando in un ravvedimento, ma nessuno può permettersi di utilizzare il lavoro, le battaglie ed i sacrifici di tante persone, speculando sulla popolarità di un movimento e pensando di non essere perseguito per legge. Sufficiente fu quella breve esperienza di due anni fa, per percepire i segnali della malafede del signore in questione e per affermare che il comportamento è in linea con la qualità di un personaggio che propone pubblicamente di sovvertire lo Stato con i suoi farneticanti manifesti, che ci obbligano oggi ad essere inflessibili ed a chiedere congruo risarcimento per grave danno d'immagine. Ognuno è libero di fare, di dire o di scrivere quello che vuole, ma crediamo non possa farlo a nome di altri. Questi i motivi che ci impongono di muoverci con estrema determinazione su questo spiacevole quanto puerile tentativo di "appropriazione indebita".   Avendo infine appreso dai social network, di una prossima manifestazione a Roma, cogliamo l'occasione per comunicare che a Roma, per il momento, non è prevista alcuna iniziativa ufficiale a nome dei Forconi. Riteniamo che il resto di questa vicenda spetti ai giudici, mantenendo quella pazienza che è d'obbligo in un paese pieno di impuniti, dove c'è tanto altro da fare e dove purtroppo capita spesso di incontrare, come in questo caso, chi scrive e sbraita contro il sistema dei ladri della politica, ma che immagina di poter rubare i marchi agli altri ritenendo di essere sopra la legge. Non è la prima volta che accade, l'Italia è anche questo, purtroppo." 

Lo dichiara Mariano Ferro, leader dei Forconi.

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