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Danni per il maltempo

Mareggiate in provincia, il consigliere regionale Tiero chiede un incontro al presidente Rocca

"Siamo davanti a un'emergenza grave. L’erosione costiera ha raggiunto, in molti tratti, livelli di grave dissesto e le prospettive future sono molto preoccupanti"

Un incontro urgente al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, agli assessori Pasquale Ciacciarelli e Fabrizio Chera e al presidente della commissione competente Nazzareno Neri, per affrontare tempestivamente il problema delle mareggiate che colpiscono il litorale pontino e dell'erosione costiera e per gettare le basi di un intervento complessivo finalizzato a salvaguardare le coste e il comporto turistico. A richiederlo è il consigliere regionale di FdI Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale, dopo il maltempo che nei giorni scorsi si è abbattuto sulla provincia provocando danni alle strutture balneari di Latina, Sabaudia e Terracina.

"Siamo davanti ad un’emergenza gravissima - commenta il consigliere pontino - che ha cancellato interi tratti di costa nei comuni del Lazio e in particolare nel pontino, dove la situazione sta diventando insostenibile sia sotto il profilo della tutela ambientale che in termini di difesa del sistema economico locale. Abbiamo imprese che ogni anno devono fare i conti con gli effetti devastanti delle mareggiate e dell’erosione che continuano a sottrarre porzioni importanti di territorio, a distruggere le attività balneari e a mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini. L’erosione costiera ha raggiunto, in molti tratti del litorale laziale, livelli di grave dissesto e, considerata la rapida evoluzione dei fenomeni di arretramento delle spiagge degli ultimi anni, le prospettive future sono molto preoccupanti. Sono fin troppo evidenti i riflessi negativi di questo dramma proprio per il settore di punta del nostro territorio, ovvero il turismo".

"Sul tema del ripascimento - aggiunge Tiero - mi preme sottolineare purtroppo l’insufficienza di interventi strutturali da parte della precedente amministrazione regionale. Occorre pianificare le azioni necessarie a garantire in tempi stretti la difesa e la ricostruzione di tutto il litorale laziale attraverso una serie di iniziative finalizzate a ridurre il rischio di erosione, azzerare il pericolo verso il patrimonio pubblico e privato e per la sicurezza dei cittadini, procedendo a un progressivo ripascimento e definendo interventi periodici e continuativi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Bisogna puntare su azioni mirate e programmate nel tempo, realizzate sulla base di dati certi, che partendo dalla risoluzione delle emergenze principali possa ampliarsi a ricomprendere lavori duraturi. Con particolare riguardo all’area di Latina e Sabaudia, gli sforzi dovrebbero essere indirizzati verso la mitigazione dell’azione erosiva attraverso l’installazione di barriere soffolte e l’implementazione di soluzioni di ingegneria naturalistica per consolidare l’ambiente dunale, mettendo a dimora essenze arboree autoctone per contenere la dispersione di sabbia. Ciò che dobbiamo evitare con tutte le forze è che siano, come accaduto in precedenza, realizzati interventi a spot che nell’arco di qualche mese si traducono solo in un dispendio inutile di risorse. Le soluzioni-tampone non sono più sufficienti, comportando peraltro un forte dispendio di risorse economiche, ed ecco perché c’è bisogno semmai di un piano di lungo periodo per salvare il nostro mare attraverso interventi strutturali. Questo l’obiettivo che dobbiamo porci già nell’immediato. E’ adesso che si devono programmare interventi efficaci contro l’erosione costiera, garantendo agli operatori balneari quel cambio di indirizzo che da troppo tempo stanno aspettando”.
 

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