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Dalla mareggiata danni alla costa pontina, Tiero (FdI): "Servono azioni di difesa del litorale e delle imprese"

Le onde e il vento hanno travolto gli ombrelloni e danneggiato gli arredi. Preoccupazione per il proseguimento della stagione

L'ultima mareggiata che si è abbattuta sulle coste pontine nella notte tra lunedì e martedì ha provocato danni alle strutture balneari. Le onde hanno travolto gli ombrelloni e danneggiato gli arredi dei chioschi. E' accaduto a Latina, Sabaudia e Terracina. In particolare nel capoluogo la spiaggia è impraticabile in alcuni tratti. Davanti all'avanzata del mare molti operatori balneari già lunedì avevano iniziato a togliere le attrezzature posizionate in spiaggia, consapevoli che la burrasca sarebbe aumentata notevolmente nella notte fino a raggiungere, come nel caso di Terracina, il muro che delimita l'arenile dal marciapiede del lungomare Circe. A Sabaudia inoltre la pioggia intensa ha causato l'allagamento di diversi campi.

A fare il punto è il consigliere regionale Enrico Tiero, vice portavoce di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio. "Sono preoccupato per il futuro del litorale - dichiara - Occorre salvaguardare chilometri di costa e tutto il comparto economico e turistico delle nostre città. Una situazione diventata insostenibile per i tanti operatori che chiedono a gran voce un ripascimento della spiaggia. C’è preoccupazione per il proseguimento della stagione a settembre. Condivido le parole dell'assessore del Comune di Latina Gianluca Di Cocco ed esprimo ugualmente la mia solidarietà alle imprese balneari danneggiate. Occorre meno burocrazia per i progetti a tutela della costa e una seria riflessione sul sistema turistico balneare. Appare fondamentale pianificare le azioni necessarie a garantire in tempi stretti la difesa e la ricostruzione di tutto il litorale laziale e pontino in particolare, attraverso una serie di iniziative finalizzate a ridurre il rischio di erosione. Serve azzerare il pericolo verso il patrimonio pubblico e privato e per la sicurezza dei cittadini, procedendo a una vera e propria politica di protezione della costa, definendo interventi periodici e continuativi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Non si tratta di soddisfare solo le esigenze di piccole comunità locali, semmai occorre puntare su azioni mirate e programmate nel tempo, realizzate sulla base di dati certi, che partendo dalla risoluzione delle emergenze principali possa ampliarsi a ricomprendere lavori duraturi".

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