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Edilizia popolare / Terracina

Terracina, nuove case popolari: si procede con il progetto per via Giacomo Leopardi

L’ok della Commissione Urbanistica del Comune alla progettazione dell’Ater; l’intervento da circa 7 milioni prevede la demolizione dei due edifici di edilizia popolare e poi la ricostruzione dei nuovi alloggi

Si procede a Terracina con il progetto che porterà a nuovi alloggi popolari in via Giacomo Leopardi. L’Ater di Latina, infatti, ha ottenuto nel 2020 un finanziamento di 5.384.615 euro da parte del Cipe per demolire due edifici di edilizia popolare e poi ricostruire nuovi alloggi. Il cofinanziamento da parte dell’Azienda Territoriale per l'edilizia residenziale pubblica è di 1.615.385€, per un intervento totale di  7 milioni di euro.

“Il lotto in questione - spiegano dal Comune di Terracina per voce del vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi - è di 2640 mq; 8000 mc saranno destinati a residenziale e 2000 mc a servizi. Subito dopo l’elezione il presidente dell’Ater Fioravante, insieme ad alcuni tecnici, ha incontrato l’Amministrazione spiegando a grandi linee come si sarebbe sviluppato l’intervento oggetto del finanziamento”. Subito dopo lo stesso Comune ha chiesto di verificare “la possibilità di creare parcheggi seminterrati, di non realizzare strutture più grandi di quelle in adiacenza per evitare un impatto paesaggistico importante e di tutelare le attuali 11 famiglie alloggiante negli immobili che dovranno essere demoliti. L’Ater, dopo le verifiche del caso, ha relazionato l’Amministrazione comunale sulla fattibilità del seminterrato, sul fatto che la struttura sarà edificata a livelli sfalsati e non sarà impattante nei confronti delle strutture a 4 livelli già presenti nel quartiere, e ha garantito che tutte le 11 famiglie saranno allocate a spese dell’azienda in altre strutture in attesa che vengano completati i lavori. Forse c’è la possibilità che l’Ater riesca anche ad acquistare 11 nuovi appartamenti per ospitare le famiglie che devono lasciare gli alloggi oggetto di demolizione, appartamenti che poi rimarranno case popolari se il tutto dovesse concretizzarsi”.

Dopo l’accoglimento da parte dell’Ater delle indicazioni dell’Amministrazione, il 25 novembre scorso è stata convocata la Commissione Urbanistica; durante la riunione è stata illustrata l’ultima bozza progettuale e tutti i presenti, compreso il consigliere di opposizione Tocci, che hanno espresso un loro assenso; bozza che ora l’azienda ora dovrà perfezionare con un progetto definitivo, che poi l’Amministrazione porterà in Consiglio comunale per l’adozione della variante urbanistica, atto necessario per consentire di avviare l’iter che permetterà all’Ater di eseguire l’intervento.

“L’obiettivo - aggiunge Marcuzzi - è quello di riqualificare il lotto in questione e garantire più alloggi popolari, una piazza rialzata e superfici pubbliche per oltre 400mq che l’Amministrazione e la Commissione hanno già indicato di volere destinare ad ospitare un nuovo e confortevole centro anziani. Desidero evidenziare che tutte queste opere saranno a costo zero per il Comune di Terracina. La variante consumerà molti standard residui della zona B, ma la realizzazione di un intervento di edilizia popolare così importante rende opportuno il ‘sacrificio’.

Le costruzioni in via Leopardi non saranno l’unico intervento previsto dall’ Ater nel nostro Comune - conclude il vice sindaco -: infatti, a breve, saranno restaurati 6 appartamenti oggi chiusi per inagibilità, alloggi che appena ristrutturati saranno subito assegnati alle prime 6 famiglie in graduatoria aventi diritto in proporzione al numero dei componenti del nucleo familiare e ai metri quadrati degli alloggi stessi. Gli appartamenti che saranno sistemati sono sparsi in edifici e zone diverse della città e  sono di una superficie di 68, 75, 85, 45, 45 e 44 mq”.
 

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