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Tumore al seno: il Goretti tra i centri più attrezzati con il nuovo mammografo digitale

L’apparecchio insieme all’ecografo altamente tecnologico fanno fare un passo in avanti soprattutto nel campo della diagnosi precoce che resta l’arma più importante nella lotta ai tumori

E’ stato inaugurato ieri all’ospedale Santa Maria Goretti il nuovo mammografo digitale di ultima generazione, dedicato alla radiologia senologica del Dea di II livello di Latina, che insieme all’ecografo altamente tecnologico fanno del nosocomio del capoluogo pontino uno dei poli più attrezzati nel Lazio e in Italia. Le due apparecchiature, che si rivelano di fondamentale importanza per una diagnosi precoce del tumore alla mammella, hanno trovato spazio nei locali che si trovano nel poliambulatorio al piano -1 del Goretti. Due le stanze dove le donne, seguite dall’equipe medica, possono eseguire tutti gli esami e gli accertamenti in un ambiente decorato con le opere di Sergio Ban donate dalla moglie e che saranno in esposizione grazie a Mad - Museo di Arte Diffusa di Fabio D’Achille nei corridori dell’area dell’ospedale accompagnando le pazienti in un percorso di umanizzazione della cura che la Asl di Latina sta facendo propria in questi anni. 

Il nuovo mammografo digitale del Goretti 

A spiegare le importati novità del nuovo strumento in dotazione al nosocomio del capoluogo è stato il direttore della Uos di radiologia senologica, il professor Carlo De Masi che insieme al direttore della Breast Unit Fabio Ricci fanno un importante lavoro. “Le caratteristiche di questo nuovo mammografo sono di altissima tecnologia, perché oltre alla mammografia digitale con la tomosintesi, che facciamo da anni, ci consente di fare con lo stesso esame anche la mammografia con il mezzo di contrasto, sostituendo anche la risonanza magnetica. Una innovazione tecnologica che pochi centri in Italia hanno già attivato”. 

“E’ uno strumento che ci mette tra i centri più attrezzati di tutto il Lazio - aggiunge il professore -, ed è importantissimo anche nella radiologia interventistica, nei casi in cui devono essere fatti prelievi e biopsie. Questo apparecchio ci permette di selezionare la fettina precisa del tessuto dove si deve andare a prelevare dandoci la possibilità di fare diagnosi di microcalcificazioni sempre più piccole, di tumori più piccoli che individuati allo stadio iniziale possono guarire al 100%. Ovviamente quando emergono dei dubbi o ci sono altri esami di approfondimento da fare, nell’altra sala c’è l’ecografo altrettanto tecnologico”.

Le donne che possono accedere sono quelle di età compresa tra i 40 e i 50 anni che iniziano i controlli senologici, mentre quelle tra i 50 e 75 anni fanno la mammografia tramite lo screening; ma in questa sezione dell’ospedale Goretti c'è la possibilità di fare anche approfondimenti di secondo livello a cui possono accedere tutte le donne. 

Inaugurazione nuovo mammografo digitale all'ospedale Goretti di Latina

L’importanza dello screening e della diagnosi precoce

“Oggi abbiamo dato alle donne della nostra provincia che intraprendono questo tipo di percorso una giusta collocazione in un luogo di prevenzione e di cura più adeguato al percorso che devono intraprendere, nell’ambito del processo di umanizzazione che stiamo portando avanti all’interno di tutto l’ospedale Goretti” ha detto la direttrice generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli, che poi ha presentato il nuovo mammografo “che consente un altissimo livello di precisione e di diagnosi precoce”, e il nuovo ecografo. “Il nuovo mammografo costato 183mila euro è stato acquistato, tramite Consip, grazie ai fondi sulle liste di attesa che la Regione Lazio ha stanziato - ha spiegato Cavalli -, mentre l’ecografo, costato 37mila euro, è stato comprato con dei fondi europei messi a disposizione per il rinnovo del parco tecnologico del servizio sanitario nazionale”. 

Ma questa giornata, ha aggiunto ancora la direttrice generale della Asl di Latina, “ha anche un altro obiettivo, quello di promuovere i sani stili di vita e soprattutto le attività di screening perché la diagnosi precoce resta l’arma più importante per la lotta contro il tumore al seno come di tutti i tumori”. Nella provincia di Latina è ancora bassa l’adesione delle donne alle campagne di screening e l’obiettivo è quello di arrivare al 50%. 

Alla cerimonia ha presenziato anche la sindaca di Latina Matilde Celentano, oltre ai consiglieri regionali Enrico Tiero e Vittorio Sambucci. “Sono felice di partecipare a questa importante giornata - ha detto Celentano -, come medico, come donna e anche come primo cittadino e presidente dell'assemblea dei sindaci per la Sanità. Come ho già ribadito alla dottoressa Cavalli in un nostro precedente incontro noi come Amministrazione ci saremo sempre per lavorare in sinergia”. 

La presentazione si è conclusa con il concerto nell'atrio del Goretti dalla pianista Alessandra D’Aprano, anche lei in cura alla Breast Unit, che ha suonato un pianoforte donato da un'altra paziente, per sottolineare l’importanza della musicoterapia. 

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