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Domenica, 28 Aprile 2024
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V-Day a Latina, primi 40 vaccinati al Goretti: "Giornata storica"

Le operazioni si sono svolte all'interno della tensostruttura dell'ospedale di Latina. Le dosi somministrate alle squadre di vaccinatori e medici e infermieri dei reparti. In arrivo altre fiale

Il gran giorno è arrivato. Le prime 40 dosi sono arrivate a Latina e sono state somministrate al personale sanitario dell'ospedale Santa Maria Goretti. La macchina organizzativa è finalmente in moto e da oggi, 29 dicembre, pienamente in funzione per cominciare a vaccinare chi si trova in prima linea ad affrontare l'emergenza covid. 

Il primo vaccino iniettato a Latina - Il video

Poco dopo le 9 di questa mattina hanno preso il via le operazioni all'interno della tensostruttura che era stata allestita nell'area esterna del nosocomio. Tutto si è svolto alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, del sindaco Damiano Coletta, del prefetto Maurizio Falco, del direttore sanitario del Goretti Sergio Parrocchia e del direttore sanitario della Asl pontina Giuseppe Visconti. 

Il sindaco e il prefetto: "Una giornata storica"

"E' una giornata storica per Latina, per il nostro territorio e per tutto il Paese - ha detto il sindaco Damiano Coletta - Il vaccino è un dovere etico e morale per ogni persona. Era quello che tutti aspettavamo, al di là di tutte le polemiche". "Il problema adetto è fare atti concludenti per far capire a tutte le persone che questo è l'inizio della rivinciata contro il covid - ha dichiarato anche il prefetto Falco - Sono un cultore della speranza, sono un ottimista. Sono sempre stato convinto che la svolta sarebbe arrivata e ci avrebbe messo tutti in una posizione comune contro il covid. Sono molto contento per la popolazione di Latina e delle famiglie. Io obbedisco, quando mi diranno è il tuo turno lo farò".

Latina, V-day al Goretti: iniettate le prime dosi

Chi sono i primi primi vaccinati a Latina

Le fiale sono state preparate, diluite e poi somministrate. La prima è stata la giovane infermiera Serena Freguglia, che già lavora al servizio vaccinale della Asl. Prontissima e senza paura, si è sottoposta all'iniziezione ed è stata lei poi a somministrare le dosi agli altri colleghi insieme a un altro medico vaccinatore. Dopo di lei le infermiere Francesca Maggiara e Tiziana Filippis e i medici Irene Fanuli e Giulia Restucci. Poi, è stata la volta di primari dell'ospedale e personale della Asl, tra cui il direttore sanitario dell'ospedale Sergio Parrocchia, la dottoressa Lichtner, primario delle Malattie infettive, la dirigente del pronto soccorso Rita Dal Piaz, Loreto Bevilacqua, responsabile del dipartimento Assistenza primaria della Asl.

La dottoressa Lichtner: "La strada è ancora lunga"

"Mi sento molto emozionata - ha spiegato anche la dottoressa Lichtner - E' una situazione in cui non speravamo, invece ci siamo arrivati e anche molto presto. Dobbiamo essere fiduciosi, ma continuare a seguire tutte le norme. Dobbiamo ricordare che per moltissime malattie abbiamo un vaccino, ma queste malattie non sono scomparse, pensiamo al morbillo, alla varicella, all'epatite B. La vaccinazione dunque è una parte, molto importante soprattutto per una malattia come questa ad alta trasmissione, ma non è l'unica strada. Dobbiamo continuare dunque a seguire le regole del distanziamento e dell'uso della mascherina, insieme alla ricerca di nuovi farmaci. La strada ancora lunga, ma intanto abbiamo fatto, con questa giornata, dieci scalini in più". Nelle prossime ore si attende l'arrivo di altre dosi che serviranno a vaccinare gli operatori di Malattie Infettive e anche tutto il personale che lavora in altri reparti covid dell'ospedale. Ci sono medici, chirurghi, infermieri. "Io oggi ho accettato - spiega ancora Licther - perché dovevamo dimostrare che in questo vaccino ci crediamo, che non abbiamo paura. Ci sarò io oggi insieme a un'infermiera del nostro reparto, che è una delle infermiere storiche del nostro reparto".

La prima vaccinata: "Finalmente combattiamo con le armi in mano" - Il video

Il direttore Parrocchia: "Vaccino non è l'unico strumento"

"Un giorno importante per gli operatori sanitari ma anche per tutti i cittadini d’Italia, del Lazio e di Latina - ha dichiarato il direttore sanitario del Goretti Sergio Parrocchia - perché il vaccino rappresenta la speranza di sconfiggere questo virus. Il vaccino non sarà sicuramente l’unico strumento ed è per questo che bisognerà ancora adottare tutte le misure di sicurezza. Confidiamo nella collaborazione e nel senso di responsabilità di tutta la popolazione”.

Visconti: "E' l'inizio della campagna vaccinale che si protrarrà per tutto il 2021"

“Queste prime vaccinazioni simboliche - aggiunge il direttore sanitario della Asl Giuseppe Visconti - rappresentano l’inizio di una campagna vaccinale che si protrarrà in tutto il 2021. Un momento comunque importantissimo nella lotta contro la pandemia. Per questo invito alla massima partecipazione alla campagna vaccinale al fine di sconfiggere questa patologia e di tornare il più velocemente possibile alla normalità”.

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