rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Lotta all'inquinamento / Aprilia

Cava dei veleni ed ex Freddindustria, urgente la bonifica

Il problema dei siti inquinati sul territorio di Aprilia. L'amministrazione sostiene le iniziative dell'Osservatorio nazionale amianto

Il Comune di Aprilia dà battaglia all'amianto e ai veleni presenti sul territorio e lo fa sostenendo le attività condotte dall'Ona- Osservatorio nazionale amianto. Per il sindaco Lanfranco Principi si tratta di un punto di partenza per arrivare alla bonifica dei siti inquinanti ancora presenti nel comune, come la cava dei veleni di via Corta e l'ex Freddindustria. Dal 2000 l'Ona e l'avvocato Ezio Bonanni portano avanti iniziative di tipo sociale e giudiziario per proteggere e ottenere il prepensionamento dei lavoratori esposti all'amianto, ma ancora oggi, nonostante molte sentenze, restano ancora molti siti da bonificare. “La nostra amministrazione – sottolinea Principi – avverte l’esigenza di segnare un punto di svolta nella politica ambientale, in termini di tutela dei cittadini e della loro salute. Nel rispetto delle numerose sentenze che si sono susseguite in questi decenni, auspico che il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto sia una conquista che non necessiti di azioni giudiziarie. Lavoreremo per predisporre gli strumenti tecnici e tecnico amministrativi necessari per giungere alla bonifica dei siti contaminati. La stessa Cava dei veleni, a suo tempo segnalata dall’Ona e dai cittadini, deve essere al più presto messa in sicurezza, in piena collaborazione con l’Associazione”.

La cava dei veleni è una discarica abusiva in via Corta ad Aprilia che attende da anni una bonifica. Era stata scoperta e sequestrata nel corso di un'operazione condotta dalla polizia stradale di Aprilia nel 2017 e ospitava rifiuti di diversa natura sversati in maniera illecita. Oggi quel sito contaminato continua a creare allarme fra i residenti della zona. L'Ona a suo tempo aveva segnalato che nel Pnrr vi fosse una assenza di progettualità per quanto riguarda i siti dismessi, le cave e le discariche abusive, per le quali invece i fondi europei sarebbero stati fondamentali. Per questo l’osservatorio nazionale ha chiesto al Governo Meloni che parte dei fondi del Pnrr vengano destinati alle bonifiche di questi siti, possibilmente attraverso una rimodulazione dei progetti alla quale il ministro Raffaele Fitto sta lavorando di intesa con l’Europa.

“Aprilia e il resto del Lazio - dichiara il consigliere comunale in quota Fratelli D’Italia  e presidente della commissione Lavori Pubblici Vincenzo La Pegna - non possono essere dimenticati e lasciati soli: la politica ambientale è prima di tutto europea e nazionale. I Comuni vanno sostenuti, e in particolare i Sindaci che sono i soggetti di prossimità con i cittadini”. Le richieste dell’Osservatorio Nazionale Amianto  rispetto alla bonifica dei diversi siti presenti sul territorio, rappresenta una priorità riconosciuta dall’amministrazione comunale, non solo per quanto attiene via Corta ma per altri sui siti inquinati. Fra questi, come sottolinea l'amministrazione comunale, c'è anche l'ex Freddindustria, in cui tre anni prima dell'incendio divampato lo scorso febbraio l'Ona aveva segnalato la presenza di amianto. “Almeno 7mila persone sono morte nell’ultimo anno per malattie correlate all’esposizione all’amianto – commenta l’avvocato Ezio Bonanni - eppure spesso la politica tace e le istituzioni sono assenti. Dove c’è l’amianto, ci sono malattie e morte, perciò, anche in questo caso, deve valere il principio di precauzione. Non è più il tempo di parlare, bisogna agire al più presto, per liberare Aprilia dal pericolo e dall’incuria, così come tutta l’Italia. Occorrono misure adeguate e tempestive per far fronte all’emergenza e per accelerare le bonifiche sul territorio. La messa in sicurezza dei siti contaminati, da amianto o da altri agenti cancerogeni, è l’unico modo per eliminare il rischio di esposizione dei cittadini e tutelare la loro salute”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cava dei veleni ed ex Freddindustria, urgente la bonifica

LatinaToday è in caricamento