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Il caso / Formia

Tensostruttura covid a Formia, la denuncia della Fials: "Chiusa e senza medici e infermieri"

La struttura vicina al pronto soccorso era stata inaugurata alla fine di gennaio

E' stata inaugurata alla fine del mese di gennaio la tensostruttura per pazienti covid all'ospedale Dono Svizzero di Formia, ma da allora è stata attivata solo "a chiamata" e gestita comunque senza personale medico e infermieristico dedicato. La denuncia arriva dal sindacato Fials: "Tutto spento, senza medici, infermieri e personale ausiliario - segnala il sindacato in una nota - Questa è la situazione della tenso struttura posizionata al Dono Svizzero fi Formia, creata tardi e gestita peggio, costata 400mila euro. Ad oggi la nuova struttura vicina al pronto soccorso, che dovrebbe accogliere i pazienti positivi, non ha personale dedicato ed è attivata a chiamata".

"In pratica - sottolinea la Fials - il personale di turno in pronto soccorso avrebbe disposizione di chiudere una medicheria per andare nella tenso-struttura, creando ulteriori disagi e rallentamenti ai pazienti no covid.Una situazione tragi-comica se non fosse che a rimetterci, tanto per cambiare, è il personale e l'utenza. Il primo perché in caso di arrivo di pazienti covid un'unità si stacca dal pronto soccorso e si trasferisce da sola a prestare assistenza in tenda. L'utenza invece è sempre più indisposta dall'attesa per il rallentamento nello scorrimento tanto da prendersela con il personale sanitario con atti di violenza fisica e verbale, come documentato più volte. Il personale è al collasso e per gestire ulteriori 12 posti letto ci vogliono professionisti non chiacchiere. Come sindacato Fials non possiamo più tollerare questa mancanza di rispetto verso i lavoratori, reclamando assunzioni e servizio di sicurezza h24".

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