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Domenica, 28 Aprile 2024
Il provvedimento del tribunale

Operazione Dirty Glass: confisca da 50 milioni di euro all'imprenditore Luciano Iannotta

Il nuovo provvedimento segue il sequestro dl febbraio 2022. Sotto chiave un impero patrimoniale formato società, una fondazione, veicoli, terreni e 119 fabbricati

Un provvedimento di confisca su beni, assetti societari e rapporti finanziari per 50 milioni di euro, è stato eseguito questa mattina dalla polizia di Stato, attraverso il Servizio centrale anticrimine e la Divisione anticrimine della questura di Latina, a carico di Luciano Iannotta, imprenditore pontino, ex assessore di Sonnino ed ex presidente della Confartigianato di Latina, arrestato nel 2020 nell'operazione Dirty Glass.

Iannotta era stato coinvolto nell'operazione coordianta dalla Dda di Roma, che aveva indagato per i reati di sostituzione di persona, bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, omessa dichiarazione ai fini delle imposte, corruzione, autoriciclaggio, ricettazione, sequestro di persona, detenzione abusiva e porto di arma comune da sparo, accesso abusivo al sistema informatico o telemarico, rilevazione di segreti di ufficio, favoreggiament personale, truffa, turbata libertà degli incanti ed estorsione. Un'inchiesta che aveva consentito di portare alla luce un sistema di relazioni e interessi in cui era centrale proprio il ruolo dell'imprenditore di Sonnino, un sistema in cui sono confluiti interessi della malavita pontina e quelli dei rappresentanti di istituzioni pubbliche infedeli.

L'imprendiore Luciano Iannotta descritto nelle carte dell'ordinanza cautelare

Per la gestione di questi interessi Iannotta si era avvalso di un nutrito gruppo di società, alcune con sedi nel Regno Unito e in Moldavia, intestate a prestanome, per il cui tramite sono state realizzate diverse attività illecite come il traffico di mezzi d’opera di provenienza furtiva, l’evasione delle imposte sul reddito e dell’iva, il riciclaggio di denaro proveniente dalla criminalità organizzata campana, la sottrazione dei beni dalla massa del fallimento di società. Nel contesto delle procedure fallimentari, venivano frodati i creditori anche tramite l’aggiudicazione dei beni fallimentari a prezzi sensibilmente ribassati a seguito della turbativa preventivamente posta in essere dal proposto e suoi complici al fine di allontanare gli altri offerenti. Secondo gli investigatori Iannotta aveva dimostrato un'elevata capacità di infiltrarsi in imprese in difficoltà con la falsa prospettiva di poterle risollevare ma con la reale intenzione di estrometterne dalla gestione i legittimi titolari per spogliarle dei beni e quote di mercato. "Ciò, ad esempio - scrive la questura di Latina in una nota - è avvenuto con  una storica società pontina, giunta ad essere tra i leader nazionali nell’ambito della produzione e commercializzazione di contenitori in vetro per il settore alimentare, nella quale l’imprenditore si era insinuato nella gestione di fatto, con tutto il suo staff di professionisti, con la “promessa” di risollevarla dalla crisi di liquidità che stava attraversando da alcuni anni, ma che in realtà è stata spogliata dei beni, dopo averne estromesso dalla gestione i proprietari".

Gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di fare luce sull'impero societario ed economico realizzato dall'imprenditore pontino nel tempo "attraverso una spregiudicata abilità di infiltrare risorse illecite in canali istituzionali, con una pluralità di operazioni societarie tali da impedire la diretta riconducibilità delle stesse strutture alla sua persona". Tutto a fronte di una complessiva situazione reddituale “dichiarata” di natura modesta o addirittura inadeguata, in alcuni casi, anche al semplice soddisfacimento delle primarie esigenze quotidiane personali e del suo nucleo familiare.

Con il nuovo provvedimento di oggi, 27 settembre, il tribunale delle misure di prevenzione di Roma, accogliendo la proposta del Procuratore e del questore di Latina, ha disposto dunque la confisca su un patrimonio di 50 milioni di euro, che interessa in particolare: un'impresa individuale, una fondazione, la totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di 37 compagini societarie, di cui 4 ubicate nel Regno Unito e 2 in Moldavia, 119 fabbricati e 58 terreni , 57 veicoli, e 72 rapporti finanziari.

Il video: sotto chiave un patrimonio da 50 milioni

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