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Domenica, 28 Aprile 2024
L'indagine

Botte, estorsioni e minacce del branco nella comunità per minori

Agli arresti sono finiti cinque minorenni e un neo maggiorenne. L'indagine condotta in una struttura de L'Aquila

Cinque minorenni e un neo maggiorenne finiti agli arresti questa mattina, 23 maggio, in esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere perché ritenuti responsabili di atti persecutori, lesioni ed estorsioni nei confronti di altri minori collocati in una struttura di accoglienza aquilana.

L'operazione è stata condotta dalla squadra volanti e dalla squadra mobile de L'Aquila con la collaborazione delle squadre mobili di Roma e di Latina. I ragazzi vittime dei soprusi avevano segnalato negli ultimi mesi del 2022 ripetuti episodi di bullismo e vere e proprie estorsioni commesse da parte di un gruppo di coetanei. I sei indagati quasi quotidianamente accerchiavano i malcapitati e li vessavano usando anche violenze fisiche e intimidazioni esercitate avvalendosi della forza del branco, costringendoli a consegnare denaro e sigarette. 

Tutto avveniva all'interno di una comunità per minori a L'Aquila ma anche in altri luoghi di ritrovo del capoluogo. Le vittime si trovavano quindi a vivere uno stato di costante soggezione, sotto la costante minaccia di ulteriori abusi se avessero parlato e denunciato. Così, per timore, non hanno mai fatto ricorso alle cure del pronto soccorso e non hanno mai denunciato le violenze alle autorità né agli educatori della comunità. Gli stessi educatori tra l'altro, quando si trovavano ad assistere direttamente alle aggressioni e intervenivano per interromperle chiamando anche le forze dell'ordine, restavano in prima persona vittime di minacce e perfino di lesioni.

Dopo uno degli ultimi interventi delle pattuglie della squadra volante all'interno della comunità, le vittime hanno però trovato il coraggio di denunciare e, insieme al personale della struttura, hanno raccontato alle forze dell'ordine tutti gli atti di bullismo che da tempo subivano. La procura della Repubblica per i minorenni ha dunque delegato alla polizia di Stato una stringente indagine focalizzata a identificare gli autori dei comportamenti persecutori in modo da raccogliere le opportune fonti di prova per poter richiedere le misure cautelari e interrompere le violenze. Il gip del Tribunale per i minorenni ha poi accolto le richieste e disposto l'arresto per i sei giovani, uno dei quali, il neo maggiorenne, è stato arrestato a Latina dalla squadra mobile del capoluogo.

L'indagine ha posto l’attenzione sul fenomeno della violenza giovanile, che può sfociare nella commissione di gravi e reiterati delitti che necessitano di una tutela rapida e incisiva. Gli indagati minorenni saranno oggetto di misure restrittive ma finalizzate al loro recupero educativo e al corretto sviluppo della persona.

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