Ponza, nuova vita per il Faro della Guardia: a settembre il bando di gara per l’affidamento
E' tra i 20 beni dello Stato tra fari, torri ed edifici costieri che rientrano nel bando di gara dall'Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi S.p.A. che parte a settembre; prevede l'affitto delle strutture per il rilancio di questi "gioielli sul mare"
C’è anche il Faro della Guardia a Ponza tra i 20 fra i i beni di proprietà dello Stato tra fari, torri ed edifici costieri che a breve potranno conoscere una seconda vita.
E’ stato infatti promosso un bando di gara dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi S.p.A., che parte a settembre e prevede l’affitto delle strutture fino ad un massimo di 50 anni. Un progetto che si propone di affidare in concessione questi venti "gioielli" visti dal mare, che saranno così recuperati e sottratti al degrado grazie ad un progetto innovativo e sostenibile.
Lo hanno annunciano il Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi S.p.A. Fausto Recchia, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, nel corso di una conferenza presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, introdotta da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e Presidente del WWF Italia.
Si tratta, è stato spiegato, di asset di pregio distribuiti su tutto il territorio che “potranno rivivere come dimore uniche attraverso una rete nazionale dedicata al turismo sostenibile, alla natura, alla cultura e all’ambiente, in grado di generare valore economico e sociale”.
L’ELENCO COMPLETO DEI BENI - Il portafoglio è costituito da 10 fari in gestione a Difesa Servizi S.p.A.: il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR), il Faro della Guardia a Ponza (LT), il Faro di Torre Preposti a Vieste (FG), il Faro di Punta Polveraia a Marciana nell’Isola d’Elba (LI), il Faro Formiche nell’isolotto Formica Grande (GR), il Faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo (TP), il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), il Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), il Faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e il Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina - Isola di Salina (ME).
A questi si aggiungono altri 10 beni, di varia tipologia, in gestione all’Agenzia del Demanio: in Campania, a Salerno, la Torre Angellara, in Sicilia il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, lo Stand Florio a Palermo, il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia (PA), il Faro di Riposto a Riposto (CT). In Puglia, la Torre Castelluccia Bosco Caggioni a Pulsano (TA), il Convento S. Domenico Maggiore Monteoliveto e la Torre d’Ayala a Taranto. Salendo a nord, infine, in Emilia Romagna, il Faro del Po di Goro a Goro (FE) e in Veneto il Faro Spignon sull’isola di Spignon a Venezia. (csg) (QUI IL LINK).
"Costruito alla fine dell’ottocento, costituisce uno dei segnalamenti di maggior rilevanza del Mar Tirreno. Il complesso è costituito da una torre su base quadrata e da un edificio a pianta rettangolare disposto su due livelli destinato ad abitazioni dei guardiani. Al piano terra sono presenti anche alcuni fabbricati minori utilizzati come depositi di materiale": così si legge nella scheda del Faro della Guardia di Ponza di Valore Paese - Fari.
Il bando presentato ieri segue l’edizione del 2015 che ha visto l’aggiudicazione di 9 degli 11 fari messi in gara: 6 milioni di investimento, 20 milioni di ricaduta economica, un risvolto occupazionale di oltre 100 operatori, 340mila euro di canoni annui.