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LA FIACCOLATA / Cisterna di Latina

In 5mila per Nicoletta e Renée: “Questo è il momento del silenzio e della riflessione”

Il corteo silenzioso partito dal centro di Cisterna e arrivato nel quartiere San Valentino in ricordo di madre e figlia uccise dal finanziere Christian Sodano. Il sindaco Mantini: "La nostra comunità ha bisogno ora di raccogliersi e riunirsi intorno a chi è vittima"

Era un silenzio quasi surreale quello che ieri a Cisterna ha accompagnato la fiaccolata organizzata per ricordare Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e figlia uccise dai colpi esplosi con la sua pistola di ordinanza dal finanziere Christina Sodano nella villetta di via Monti Lepini a Cisterna lo scorso 13 febbraio. Una intera comunità che ieri si è stretta intorno alle due donne e a Desirée Amato, sorella di Renée e figlia di Nicoletta, che quel pomeriggio è miracolosamente riuscita a scampare alla furia del fidanzato. 

Tante famiglie, tanti giovani, uomini, donne si sono riuniti in piazza XIX marzo da dove è partito il corteo che dopo aver percorso via Bassi e via Monti Lepini, facendo sosta davanti all'abitazione Amato - Zomparelli, ha poi raggiunto il sagrato della chiesa San Valentino. 

Ancora una volta Cisterna si è raccolta nel suo dolore e ha fatto sentire forte il suo senso di comunità di fronte a una tragedia immensa. Circa 5mila persone si sono strette intorno alla famiglia di Nicoletta e Renée. Lo aveva fatto già a marzo 2028 dopo la morte di Alessia e Martina, le due bambine uccise dal padre, il carabiniere Luigi Capasso, e qualche mese dopo per Desirée Mariottini la 16enne ha tragicamente deceduta nel palazzo occupato nel quartiere San Lorenzo, a Roma. 

Mai indifferenti alla violenza”; "Renée e Nicoletta per sempre nei nostri cuori”; “Quella pistola ha ucciso i vostri corpi, non ha ucciso i vostri sorrisi e il vostro ricordo in noi. Buon viaggio” sono solo alcuni degli striscioni che hanno accompagnato il corteo insieme anche a due cartelloni con le tante foto di Renée e la dedica: “Chi ti conobbe ti amo… chi ti amò ti piange”. Alla fiaccolata erano presenti anche il vescovo di Latina Mariano Crociata, il sindaco Valentino Mantini con l'amministrazione comunale, vari rappresentanti di organismi, associazioni, istituzioni, oltre ai tanti amici di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, ai conoscenti, e a semplici cittadini. 

“Dobbiamo essere comunità - ha detto il primo cittadino -. Questo è il momento del silenzio e della riflessione, il momento nel quale questa comunità ha bisogno di raccogliersi e riunirsi intorno a chi è vittima. Vittime sono le donne che sono state uccise. Vittima è questa comunità. Ma abbiamo anche la forza e l’orgoglio con una serie di azioni dal punto di vista educativo di poter continuare a crescere. L’educazione è importante a partire da scuola e famiglia”.
 
 

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