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Domenica, 28 Aprile 2024
CRONACA / Fondi

Aggressione omofoba, sorvegliato speciale non si fa trovare in casa durante un controllo: finisce agli arresti

L'uomo è un 33enne di Fondi, già condannato e da qualche settimana destinatario di una misura di prevenzione personale di cui non ha però rispettato gli obblighi

Nella notte del 17 marzo scorso la polizia ha effettuato un controllo nell'abitazione di un sorvegliato speciale. Aveva l'obbligo di rincasare non oltre le 21 ma gli agenti non lo hanno trovato nell'appartamento e hanno constatato la violazione dell'obbligo che gli era stato imposto. Un parente ha infatti riferito che l'uomo era uscito addirittura la sera prima e da allora non era tornato. Il sorvegliato speciale è Salvatore Di Manno, 33enne di Fondi, destinatario di un provvedimento che i carabinieri avevano eseguito solo nelle scorse settimane.

L'uomo era stato condannato a due anni di reclusione in primo grado perché responsabile, insieme ad altri, di una brutale aggressione omofoba avvenuta in un bar di Terracina.  Vittima era un ragazzo di 30 anni che era nel locale per consumare una colazione, quando è stato avvicinato da un gruppo di coetanei che lo hanno provocato con insulti e minacce e poi lo hanno colpito selvaggiamente con calci e pugni scagliandogli un portacenere sulla testa.

Con il provvedimento della sorveglianza speciale sono scattati anche i controlli e le verifiche sul rispetto delle disposizioni imposte. Gli agenti di polizia, non trovandolo in piena notte, sono tornati nel suo appartamento alle 8 di mattina e lo hanno arrestato. "Una misura giudicata necessaria per la gravità del fatto - scrive in una nota la questura - in quanto, ben conscio delle prescrizioni imposte dal tribunale di Roma con la misura di prevenzione personale, deliberatamente decideva di non rispettarla, senza peraltro avere nessun tipo di giustificazione e senza aver neppure avvisato di eventuali impedimenti nel rincasare le forze di polizie addette al suo controllo".

Oltre alla condanna per l'aggressione di matrice omofoba a Terracina, il 33enne Salvatore Di Manno ha un curriculum criminale fatto di arresti e denunce che "denotano la sua pericolosità". L'uomo è stato quindi condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Nel corso dell'udienza di convalida il tribunale, convalidata la misura, ha disposto però per l'indagato il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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