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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Fondi

Ordigni e propaganda razzista, gli arrestati: "Ci scusiamo. E' stato un errore"

I due ragazzi di Fondi e Terracina interrogati dal giudice ammettono tutto e spiegano che non pensavano che fosse una cosa grave

Hanno ammesso tutto e si sono scusati per le conseguenze dei loro gesti Leonardo Cirillo e Andrea Sicignano, i due ventenni di Terracina e Fondi arrestati con le accuse di fabbricazione e possesso di materiale esplodente, minaccia grave nei confronti di appartenenti alla Polizia di Stato, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione raziale, etnica e religiosa.

Oltre a materiale propagandistico delle ideologie neonaziste e razziste a partire dal volantino lasciato sul parabrezza di un’auto della Polizia davanti al commissariato di Terracina dal contenuto minatorio, che ritrae  una persona incappucciata che taglia la gola ad un poliziotto in divisa sovrastato dalla scritta ‘Slaughter Pigs’ ossia ‘Macelliamo i Maiali’ , gli agenti della Digos hanno trovato a casa di Cirillo un ordigno la cui potenzialità, per gli investigatori, poteva cagionare la morte di una persona ed è classificabile come esplosivo.

Questa mattina l’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese davanti al quale i giovanissimi, assistiti dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Giuseppe Lauretti, hanno chiesto scusa riconoscendo di avere fatto un errore. Al magistrato hanno anche detto che non credevano che il loro comportamento potesse avere risvolti così gravi.

La difesa di Cirillo ha chiesto una revoca del provvedimento cautelare, istanza sulla quale il gip ha chiesto un parere al pubblico ministero titolare dell’indagine, il Procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco, e si è riservato di decidere.

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