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Cronaca Sezze

Violenza sulle donne: gli studenti di Sezze ne parlano con Marco Omizzolo e i carabinieri

L’iniziativa all’istituto Pacifici e De Magistris. Si è parlato di agromafia, di donne di diversa provenienza geografica protagoniste di storie di violenta sopraffazione, della loro resistenza quotidiana e della forza con la quale hanno rivendicato diritti e tutele

"Aspettando …La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: questo il titolo dell’incontro che si è svolto nel giorni scorsi nell’aula magna dell'istituto Pacifici e De Magistris di Sezze e che ha visto protagonisti gli studenti in un percorso di avvicinamento all’importate giornata del 25 novembre. 

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra la dirigente scolastica Rossella Marra e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Sezze, rappresentato da Daniele Giancarlo Piccinella. All’incontro, moderato dalla professoressa Toti, hanno partecipato anche Marco Omizzolo, sociologo Eurispes e docente all’università la Sapienza di Roma, autore del libro “Libere per tutte. Il coraggio di lottare per sé e per gli altri”, e i rappresentanti dei carabinieri tra cui il tenente colonnello Michele Meola, comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Latina, ed esponenti della Stazione di Sezze. 

Ad aprire il momento di confronto la dirigente scolastica con il minuto di silenzio nel ricordo di Giulia Cecchettin, alla cui dolorosa vicenda Marra ha dedicato il suo pensiero sollecitando una prima riflessione sul tema della giornata, con una citazione dal libro di Omizzolo. Durante l’incontro si è parlato di agromafia e soprattutto di donne di diversa provenienza geografica protagoniste di storie di violenta sopraffazione, della loro resistenza quotidiana e della forza con la quale hanno rivendicato diritti e tutele sul lavoro e nelle relazioni sociali. Lo scrittore ha descritto storie vere di segregazione e sfruttamento nei territori di questa provincia, mentre il tenente colonnello Meola ha portato la sua esperienza e descritto come l'Arma dei carabinieri interviene e agisce nelle situazioni di sopraffazione che si verificano a danno di persone che versano in stato di bisogno e di inferiorità per difficoltà linguistiche, di provenienza, di genere. 

Le studentesse e gli studenti, in una giornata così importante e segnata drammaticamente dal femminicidio della studentessa Giulia Cecchettin, hanno partecipato con grande attenzione e partecipazione emotiva, intervenendo con riflessioni e domande su come poter contrastare ogni forma di violenza nei confronti della donna e come poter ricostruire tutti assieme una comunità più inclusiva. 

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