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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Felice Circeo

Yacht in fiamme al Circeo, indagini sulle cause dell’incendio. Tutti i divieti e i limiti al porto

Gli accertamenti della guardia costiera. L’ordinanza dell’ufficio circondariale di Terracina con le prescrizioni necessarie a tutelare la sicurezza della navigazione nelle aree interessate dalla presenza dei relitti delle imbarcazioni affondate

Serviranno a chiarire quanto accaduto nella serata di sabato 10 febbraio al porto di San Felice Circeo gli accertamenti in corso da parte della guardia costiera. Tre imbarcazione di grandi dimensioni sono andate a fuoco in un maxi incendio che ha richiesto ore di lavoro da parte delle squadre dei vigili del fuoco che, giunte sul posto insieme alla capitaneria di porto, hanno lavorato fino a notte fonda. 

Ora sono in corso le indagini della guardia costiera per risalire alle cause che hanno innescato il vasto rogo, e non si esclude che possano essere di natura accidentale. Intanto nelle scorse ore l’ufficio circondariale marittimo di Terracina ha emanato una apposita ordinanza con tutte le prescrizioni necessarie a tutelare “la sicurezza della navigazione nelle aree interessate dalla presenza dei relitti delle imbarcazioni da diporto affondate a seguito di incendio”. 

Un provvedimento che si è reso necessario in considerarne prorio della presenza nella porzione nord-orientai del porto del Circeo dei relitti di tre yacht in stato di affondamento; di questi, viene spiegato, uno è affondato “all’ormeggio di punta sul lato orientale del pontile galleggiante collocato più a est all’interno del porto, con la prua rivolta a levante” e gli altri due davanti “alla banchina del molo di sottoflutto”. 

Sono stati quindi interdetti i posti d'ormeggio pubblici nell'area dell'incendio; come sono state interdette anche la navigazione e qualsiasi altra attività legata ai pubblici usi del mare nello specchio acqueo antistante la zona dell'incendio per una distanza di 35 metri dalla stessa. E’ stata interdetta all'ormeggio poi la porzione del pontile galleggiante più orientale collocato all'interno del porto del Circeo per una distanza di 45 metri a partire dalla testata. Inoltre, si legge ancora nell’ordinanza, “tutte le unità che navigano in prossimità delle aree oggetto di interdizione devono procedere a lentissimo moto e mantenersi a distanza di sicurezza dai limiti dello specchio acqueo in oggetto, manovrando con la massima cautela e prestando, altresì, scrupolosa attenzione alle segnalazioni che potrebbero essere fatte dal personale militare o da quello tecnico impegnato nelle attività”.

Infine, è stata interdetta alla circolazione stradale (pedonale e veicolare) la porzione meridionale della banchina del Molo di sottoflutto a partire dal distributore di carburante. Tutti i provvedimenti resteranno in vigore fino alla rimozione dei relitti. 

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