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Cronaca

Aereo precipitato, in due scelgono di patteggiare per falsa testimonianza. Udienza rinviata

Nella caduta del Cessna tra Pontinia e Latina morirono due persone. Per alcuni imputati l'accusa e duplice omicidio colposo

Hanno scelto di patteggiare la pena due degli imputati del processo per l’aereo Cessna precipitato nel settembre 2017 sull’Appia, tra Latina e Pontinia, incidente nel quale hanno perso la vita Umberto Bersani e Antonio Belcastro.

Nell’udienza preliminare di questa mattina il gup del Tribunale di Latina Giorgia Castriota ha disposto il rinvio al 10 novembre prossimo sia per consentire la definizione di un accordo tra imputati e parti civili per il risarcimento danni che per definire la posizione di Gianfranco Casali e Alberto De Santis, difeso dall’avvocato Carlo Macci. I due infatti, accusati di falsa testimonianza per avere indicato come pilota una persona che invece era un passeggero, hanno chiesto e ottenuto di poter patteggiare la pena di tre mesi di reclusione e il processo si definirà nella prossima udienza.

Il giudice dovrà poi decidere sul rinvio a giudizio del pilota che era alla guida dell’aereo, Giovanni Grande, e di Paolo Trevisani, responsabile dell’associazione sportiva dilettantista Paracadutisti Cisterna, del vicedirettore dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), della responsabile della Direzione aeroportuale Lazio, del responsabile della Direzione regolazione personale operazioni di volo e della responsabile del centro di volo, difesi dagli avvocati Galazzi, Galletti, Luponio, Di Mambro e Montemagno e accusati di duplice omicidio colposo.

A rappresentare i familiari delle vittime che si sono costituiti parte civile ci sono gli avvocati Rinaldi, D'Aniello, Coronella, Di Biaggio e Pizzotti.

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