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Cronaca

Omicidio e pestaggio a Montello: identificati e arrestati altri tre uomini, due denunciati

Il mandante della spedizione punitiva della sera del 30 ottobre era già stato individuato e sottoposto a fermo dagli agenti della squadra mobile di Latina

Ci sono altri tre arresti, eseguiti nella notte, per l'omicidio del cittadino di nazionalità indiana avvenuto la sera del 30 ottobre a Borgo Montello, in strada Monfalcone. Si tratta di altri tre connazionali della vittima, di 39, 40 e 32 anni, tutti indagati a vario titolo per i reati di violazione di domicilio, porto abusivo di armi e lesioni gravi. Il giorno successivo alla violenta aggressione era stato già sottoposto a fermo, poi convalidato dal gip del tribunale di Latina, Jiwan Singh, 38 anni, ritenuto il mandante della spedizione punitiva.

La ricostruzione della spedizione punitiva in via Monfalcone

Gli investigatori della squadra mobile di Latina hanno ricostruito la dinamica di quanto accaduto nell'abitazione di via Monfalcone 334. Quella sera un gruppo numeroso di cittadini indiani era riunito in casa di Sumal Jagsheer, che festeggiava la nascita di suo figlio. Intorno alle 23 circa 10 persone, a volto parzialmente coperto, tutte di nazionalità indiana, hanno fatto irruzione all'interno dell'appartamento durante i festeggiamenti e hanno iniziato a pestare selvaggiamente i presenti esplodendo anche alcuni colpi di arma da fuoco che non hanno però raggiunto nessuno. 

Il bilancio: un morto e dieci feriti

Dieci i feriti trovati nell'abitazione, uno dei quali in gravissime condizioni. Si trattava proprio di Sumal Jagsheer, morto poco dopo il suo arrivo in ospedale a causa del grave trauma cranico riportato nel pestaggio. Altri feriti sono stati subito soccorsi dalle ambulanze del 118 e trasferiti in ospedale, ma nessuno in pericolo di vita. Al loro arrivo sul posto, dopo la segnalazione arrivata al 113, gli agenti della squadra mobile e gli esperti della polizia scientifica hanno proceduto inoltre al sequestro di tre cartucce esplose e di alcuni tubi di ferro verosimilmente utilizzati dagli aggressori e hanno poi identificato tutte le persone rimaste sul posto.

Il mandante e gli altri responsabili del pestaggio

Gli accertamenti immediatamente successivi ai fatti, condotti dalla squadra mobile e coordinati dalla procura di Latina, hanno permesso a strettissimo giro di identificare proprio il mandante del pestaggio, Jiwan Singh, nato in India nel 1983, che ha partecipato personalmente alla mattanza impugnando una pistola ed esplodendo alcuni colpi. L'uomo è stato sottoposto a fermo e dopo l'udienza di convalida il gip di Latina ha emesso a suo carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ulteriore attività di riscontro condotta dagli investigatori della Questura, su delega dei magistrati di Latina, ha poi consentito di individuare altri responsabili del raid che nella serata di ieri sono risultati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa. Nello specifico, S. D., 39 anni,  S. R. 40enne e S. G. S., 32 anni. Questi ultimi insieme al primo degli arrestati si sono introdotti nell'abitazione dove si stava svolgendo la festa e, attraverso armi, pistole e mazze di ferro, hanno minacciato e colpito i presenti, danneggiando le suppellettili, gli arredamenti e le porte dell'appartamento. Altri due cittadini di nazionalità indiana, per gli stessi fatti, sono stati individuati, identificati e denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i soli reati di violazione di domicilio e porto abusivo d’armi.

Secondo la ricostruzione degli investigatori della polizia, Singh Jiwar incitava il suo gruppo a uccidere tutti, fornendo indicazioni precise sui soggetti da aggredire e picchiare. Uno degli indiani colpiti con una mazza di ferro ha riportato lesioni e fratture multiple giudicate guaribili in 90 giorni.

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