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Cronaca

'Ottobre rosso', Gianluca Tuma si difende davanti al giudice, Grenga non risponde

Stamattina l'interrogatorio degli arrestati per intestazione fittizia di società e tentata estorsione. Slitta quello di Mantovano che è ricoverato in ospedale

Sono stati ascoltati questa mattina due dei tre arrestati nell’ambito dell’operazione ‘Ottobre rosso’ condotta dalla Squadra mobile di Latina. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, firmatario dell’ordinanza di custodia cautelare, ha interrogato Gianluca Tuma e Gino Grenga che insieme a Stefano Mantovano sono accusati di intestazioni fittizie di società e tentata estorsione

Tuma, assistito dagli avvocati Leone Zeppieri e Alessandro Diddi, ha scelto di rispondere alle domande del magistrato e si è difeso spiegando i rapporti con i presunti prestanome delle società che secondo l’accusa sono riconducibili a lui. Ha invece deciso di rimanere in silenzio e avvalersi della facoltà di non rispondere il fratello di Tuma, Gino Grenga, assistito dall’avvocato Luca Melegari.

E’ stato invece rinviato l’interrogatorio di Mantovano che è attualmente ricoverato presso l’ospedale Santa Maria Goretti per problemi di salute.

Per ora i legali non hanno presentato alcuna richiesta rispetto alle misure cautelari nei confronti dei loro assistiti.

L’inchiesta ha fatto emergere come Tuma, nonostante la misura di prevenzione, avesse messo in piedi una serie di attività nel campo della ristorazione tra Roma e Latina aggirando i divieti e intestandole a parenti e amici.

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