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In tribunale

Processo ‘Arpalo’, rischio prescrizione per alcuni reati

I legali di Maietta, Cavicchi e Colletti hanno sollevato l’eccezione per l’accusa di interposizione fittizia

C’è il rischio concreto di prescrizione per qualche reato del processo ‘Arpalo’ che vede sul banco degli imputati l’ex parlamentare di Fratelli d’Italia ed ex presidente del Latina calcio Pasquale Maietta, Paola Cavicchi, Fabrizio Colletti, Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce, Pierluigi Sperduti e Paola Neroni, accusati a vario titolo di riciclaggio transnazionale, bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, reati tributari e societari e corruzione, reati  aggravati dal vincolo associativo. Colpa dei tempi lunghi della giustizia.

Nell’udienza di ieri pomeriggio alcuni legali del collegio difensivo – composto dagli avvocati Alessandro Diddi, Leone Zeppieri, Leonardo Palombi, Francesco Vasaturo, Gianluca Tognozzi, Francesca Roccato, Gaetano Marino – hanno presentato al collegio presieduto da Caterina Chiaravalloti una eccezione chiedendo il proscioglimento dei loro assistiti per intervenuta prescrizione dal reato di interposizione fittizia. Il Tribunale si è riservato di decidere ma l’eventuale accoglimento dell’istanza, che riguarda nello specifico Maietta, Cavicchi, Colletti e Allegretti, aprirebbe la porta al dissequestro degli ingenti patrimoni che secondo gli investigatori della Guardia di finanza erano stati illecitamente accumulati in evidente sproporzione con i redditi dichiarati dagli indagati.

Si tratta di 20 fabbricati di civile abitazione, di cui 2 ville; 19 immobili commerciali, magazzini ed autorimesse; 3 appezzamenti di terreno; 8 veicoli; 7 società e 1 quota societaria, per un valore complessivo stimato in 25 milioni di euro circa. Si torna in aula il 20 giugno quando i giudici scioglieranno la riserva.

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