rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Maietta, le "economie criminali" e la ricostituzione del patrimonio da 5 milioni di euro

Nel provvedimento di sequestro dei beni l'ex parlamentare viene definito un operatore "della criminalità economica di tipo societario"

“Ideatore di articolati modelli realizzati nel tempo con la compartecipazione di altri soggetti grazie ai quali veniva illecitamente alimentato nel territorio pontino il tessuto economico di numerose imprese operanti nel settore della logistica e del trasporto consentendo a queste e a Pasquale Maietta di conseguire ingenti profitti illeciti a danno dell’Erario”.

Questo il profilo che gli investigatori dei comandi provinciali della Guardia di finanza di Latina e di Roma tracciano dell’ex parlamentare di Fratelli d’Italia nel provvedimento con il quale è stata applicata nei suoi confronti e di alcuni familiari la misura di prevenzione del sequestro dei beni finalizzato alla confisca per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro. Le accuse nei suoi confronti sono quelle di trasferimento fraudolento di valori, associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione e numerosi reati tributari e fiscali, commessi in concorso con altre persone in un vasto arco temporale nell’ambito del quale, come sottolinea il provvedimento, il professionista è stato coinvolto in numerose inchieste giudiziarie tra le quali “Arpalo” il cui processo è attualmente in corso davanti al Tribunale di Latina.

“Egli è risultato operare stabilmente – si legge ancora nel provvedimento – nei settori della criminalità economica di tipo societario, tributario e dell’insolvenza contribuendo ad inquinare il mercato mediante la realizzazione di economie criminali in gradi di trainare ingenti risorse sottraendole alla naturale imposizione impositiva e contributiva”. Per avere un’idea del volume dei profitti illeciti conseguiti basta pensare che appena 5 anni fa, nel 2018, era stato disposto un sequestro preventivo in via diretta e per equivalente di denaro e beni per un valore complessivo di 60 milioni di euro. Da allora Maietta è riuscito comunque a ricostituire nuove operazioni che hanno poi portato al sequestro eseguito mercoledì. Il tutto anche grazie a quella che i magistrati definiscono “consorteria criminale a lui riconducibile” e della quale fanno parte anche alcune persone coinvolte nei processi “Arpalo” e “Arpalo 2”. Nella proposta di sequestro di beni quali terzi interessati compaiono infatti, oltre alla moglie – amministratrice e socia di quattro società – Paola Cavicchi, ex presidente del Latina calcio, Pierluigi Sperduti e Antonio Aprile quali soci di alcune società.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maietta, le "economie criminali" e la ricostituzione del patrimonio da 5 milioni di euro

LatinaToday è in caricamento