rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Priverno

La morte di Matteo sul campo di calcio, il giudice dispone nuove indagini

Il 15enne morto mentre si allenava. Accolta l'istanza della famiglia Pietrosanti di Priverno che si è opposta alla richiesta di archiviazione. Troppi dubbi sul defibrillatore e sul certificato di idoneità sportiva

Nuovi accertamenti sulle circostanze della morte del 15enne Matteo Pietrosanti, deceduto a causa di un malore il 3 marzo dello scorso anno mentre si allenava su un campo di calcio a Priverno.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa ha accolto l'istanza dei legali dei familiari del ragazzino, gli avvocati Angelo Fiore e Daniela Fiore, che nel procedimento per omicidio colposo contro ignoti si erano opposti alla richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero nell’udienza del 26 maggio scorso. Nella memoria si sottolinea il mancato utilizzo di un defibrillatore nell’immediatezza della perdita dei sensi da parte del ragazzo e si chiede che siano disposte specifiche indagini in capo alla società sportiva circa il possesso del dispositivo obbligatorio per legge, circa la sua ubicazione rispetto al campo di gioco, la registrazione presso la centrale operativa del sistema sanitario, la manutenzione ed il corretto funzionamento, anche tramite controllo della relativa scatola nera oltre ad accertamenti sui soccorsi prestati al giovane Matteo. I legali della famiglia Pietrosanti sostengono inoltre che “qualora il minore fosse stato sottoposto ad una visita completa, come prescritto per il tipo di prestazione sportiva richiesta, si sarebbero potute accertare le condizioni ostative al compimento di sforzi agonistici quale soggetto con obesità di Classe 1 e una familiarità per cardiopatia che rendeva necessarie valutazioni cliniche e strumentali più accurate.

Un rilevo che il gip La Rosa, sciogliendo la riserva, ha accolto visto che nella sua ordinanza sottolinea come la relazione dei periti abbia evidenziato “comportamenti colposi da parte dei medici che hanno eseguito le visite per l’idoneità sportiva sul ragazzo che avrebbe dovuto essere sottoposto a valutazioni cliniche e strumentali più accurate”. Così ha disposto un approfondimento di indagine non soltanto su tale circostanza ma anche sulla disponibilità o meno di un defibrillatore sul campo di gioco al momento del fatto e sul suo corretto funzionamento oltre che sulla sua manutenzione periodica. Il pubblico ministero Giuseppe Miliano a questo punto dovrà effettuare ulteriori accertamenti al massimo entro sei mesi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La morte di Matteo sul campo di calcio, il giudice dispone nuove indagini

LatinaToday è in caricamento