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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'operazione a Benevento / Aprilia

Spaccio ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso: ad Aprilia lo stoccaggio della droga del clan

Dal territorio pontino e dai comuni di Anzio e Pomezia la droga viaggiava poi verso Benevento per essere venduta nelle piazze di spaccio della zona. L'operazione dei carabinieri: 23 indagati

Tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio, con l'aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare l'associazione camorristica del clan Pagnozzi, che opera nella Valle Caudina. E' partita dalla provincia di Benevento, ma ha toccato anche Avellino, Padova, Roma e Campobasso, l'operazione dei carabinieri che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di misure cautelari a carico di 23 persone.

Ma l'operazione ha in qualche modo interessato anche la provincia pontina. Il sodalizio infatti gestiva un intenso traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, tra Aprilia, Anzio e Pomezia, dove veniva approvvigionata gran parte della droga, e le province di Benevento e Avellino, dove invece il gruppo operava sotto l'egida del clan Pagnozzi. L'attività investigativa ha in particolare consentito di individuare i gestori delle piazze di spaccio nella zona di Benevento, ma anche di identificare una fitta rete di pusher e corrieri e individuare i luoghi della stoccaggio dello stupefacente, in un particolare ad Aprilia, nell'abitazione di una delle persone finite agli arresti. All'interno dell'appartamento di Aprilia infatti gli indagati provvedevano al taglio e al confezionamento sottovuoto della droga, che poi prendeva la strada della provincia di Benevento.

A finanziare l'organizzazione criminale, era un elemento di spicco del clan Pagnozzi, il quale, forte del suo potere criminale in zona, autorizzava gli indagati al libero spaccio sul suo territorio di competenza, in alcuni casi anche supportandoli economicamente e fornendo, in un’occasione, l’auto per il trasporto della droga. Nel corso dell’indagine sono stati eseguiti anche gli arresti in flagranza di 5 soggetti, nonché sequestrati circa 1,5 kg. di cocaina, 5 kg. di hashish, una pistola clandestina illegalmente detenuta e 23 cartucce. Il provvedimento emesso dal giudice arriva dunque a conclusione di un'articolare investigazione partita dalla denuncia sporta a luglio del 2021 dall'amministratore di un'impresa edile di Benevento impegnata nei lavori di realizzazione di un'arteria stradale. L'imprenditore aveva riferito ai carabinieri del comando provinciale di Benevento che il giorno prima, nel cantiere, si erano presentati due uomini che gli avevano intimato, facendo intendere di possedere una pistola, di abbandonare immediatamente i lavori altrimenti avrebbero "sparato a tutti"

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