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Cronaca

Mitrano: “Pronto alla protesta contro l’agonia della sanità nel sud pontino”

L’appello al presidente Zingaretti del sindaco di Gaeta che si dice pronto ad un sit preso il Dono Svizzero di Formia, con i primi cittadini del comprensorio, per dire “basta allo stillicidio della sanità nel Sud Pontino”

Pronto alla protesta in difesa della sanità del sud pontino. Sul piede di guerra il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, che si dice pronto a dare vita ad un sit in con tutti i primi cittadini del Golfo presso l’ospedale Dono svizzero di Formia, “per dire basta allo stillicidio della sanità nel Sud Pontino”.

"Bisogna unire le nostre voci. Non possiamo assistere inermi alla morte lenta e graduale della sanità pubblica nel nostro comprensorio, cui corrisponde l'affossamento del diritto alla salute, garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana” dichiara il sindaco Mitrano rivolgendo il suo appello al presidente della Regione Zingaretti perché  intervenga con urgenza.

"E' pura follia - afferma il primo cittadino - anche solo ridimensionare il Reparto di Cardiologia del Dono Svizzero, che serve un bacino enorme di oltre 200.000 persone. E' l'unico punto di riferimento sanitario per problemi cardiaci dell'intero Golfo e non solo, coprendo infatti un territorio che arriva fino a Fondi e Terracina. Ma non è l'unico reparto in sofferenza a Formia: i medici portano avanti il proprio lavoro tra mille difficoltà, con grande abnegazione e spirito di servizio. Le loro professionalità sono completamente schiacciate. La spending review non può tagliare la sanità in modo indiscriminato. Le sacrosante esigenze di razionalizzazione non devono infierire laddove tutto è già stato ridotto ai minimi termini. La scure dei tagli non può essere calata sulla salute dei cittadini ai quali vanno assolutamente garantiti i servizi primari salvavita”.

Le strutture di Minturno e Gaeta - rincara Mitrano - hanno visto la chiusura progressiva di reparti di rilevante funzionalità, determinando un carico di lavoro insopportabile per il nosocomio formiano, decurtato anch'esso di risorse. Gaeta sta vivendo, con grande sofferenza, la morte dei suoi reparti. Solo a titolo esemplificativo, ricordo il depauperamento del servizio di oncologia che, con la perdita della continuità assistenziale, ha determinato un inaccettabile livello di precarietà assistenziale verso una categoria di cittadini già fortemente sanzionata dallo specifico stato di salute.

Ed ancora, che fine ha fatto il progetto di apertura della Casa della Salute nella nostra città, quale trasformazione del sito del Monsignor Di Liegro? Al momento non si è ancora visto nulla. Se non ci saranno segnali di cambiamento rispetto a questa graduale, ma continua agonia, della sanità nel sud pontino, sono pronto ad organizzare con tutti i sindaci del comprensorio un sit di protesta presso l'ospedale Dono Svizzero di Formia. E a valutare con i miei omologhi forme incisive per far sentire il nostro grido di allarme per una situazione insostenibile ed inaccettabile! Una situazione che a noi Sindaci impedisce di svolgere uno dei nostri compiti istituzionali primari: quello di tutelare la salute pubblica”.

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