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Cronaca

Arriva il freddo, termosifoni spenti a scuola perché manca il gasolio

La denuncia dei consiglieri comunali del Pd, Nicoletta Zuliani e Fabrizio Malcotti. "La situazione è drammatica - commentano -. L'amministrazione non è all'altezza della città"

Anche se in ritardo il freddo è arrivato e oltre all’emergenza per i senzatetto spuntano i primi problemi tra cui quello del riscaldamento all’interno delle scuole del capoluogo.

La denuncia della situazione in alcuni istituti è arrivata dai consiglieri comunali del Pd, Nicoletta Zuliani e Fabrizio Mattioli: “alcune scuole di Latina sono senza riscaldamento e rimangono chiuse o senza bambini perché ci sono ritardi nella fornitura del gasolio. Nelle aule fa freddo e chi è dentro è costretto a indossare il cappotto”.

“Nonostante gli uffici assicurino di aver inoltrato la domanda in tempi debiti, la Consip, Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, consegna le forniture entro quattro giorni. Segno evidente che gli uffici non funzionano come dovrebbero – commenta la consigliera Zuliani -. La politica deve assumersi la responsabilità di guidare la macchina amministrativa e di farla funzionare. Questa situazione drammatica delle scuole è la rappresentazione concreta del disfacimento di questa amministrazione comunale”.

“Crediamo sia arrivato il momento di rivedere il contratto con la Consip – afferma il consigliere Mattioli -. Ad alcune forniture, come quella del gasolio per il riscaldamento delle scuole, va data priorità assoluta. Un caso su tutti: all’elementare Prampolini di Borgo Bainsizza, per esempio, da due giorni i bambini non vanno a scuola. Quando parliamo di miglioramento della qualità della vita dei cittadini ci riferiamo proprio a questo genere di cose”.

Ma i problemi delle scuole di Latina non sono legati solo a questo, ma mettono in luce eterni e soliti disagi. “La scuola media di Via Polonia è ancora senza sedie e senza banchi – spiega la consigliera -. Hanno sbagliato a fare il bando e per tre volte è stato rifatto. Ancora ritardi, dunque, da imputare al lavoro degli uffici: l’amministrazione non è all’altezza della città. Parliamo di carenza che pregiudicano l’assolvimento dell’obbligo scolastico”.

“Auspichiamo una veloce risoluzione della situazione – concludono i consiglieri del Partito democratico – ma poi va fatta una completa ristrutturazione della gestione del patrimonio e degli uffici: è una macchina rotta”.

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