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Lunedì, 29 Aprile 2024
Le operazioni / Sperlonga

Maxi sequestro di beni per l'imprenditore “amico di Zagaria”: sigilli anche in provincia di Latina

Sotto chiave beni per 4 milioni di euro tra cui anche una villa a Sperlonga

Ha interessato anche la provincia di Latina il maxi sequestro di beni nei confronti di un imprenditore operante nel settore dei rifiuti e dell’edilizia, operante nelle provincie di Napoli e Caserta. La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito il decreto emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Misure di Prevenzione) su proposta congiunta del Procuratore di Napoli e del Direttore della Dia.

L’uomo, a capo di un gruppo imprenditoriale più ampio, come riporta oggi CasertaNews, aveva assunto una posizione dominante nel settore, grazie al rapporto privilegiato intessuto con Michele e Pasquale Zagaria, documentato nelle indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che hanno portato alla sua condanna nel 2021, in primo grado, ad opera del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere alla pena di anni 7 di reclusione, per concorso esterno in associazione mafiosa.

Il sequestro 

Il decreto a cui è stata data esecuzione, che ha interessato beni per un valore complessivo stimato in circa 4 milioni di euro, dispone il sequestro di prevenzione di quanto risultato nella disponibilità diretta ed indiretta dell’imprenditore: 2 società; 21 immobili ubicati nelle province di Caserta, Napoli e Latina (6 terreni e 15 fabbricati), tra cui una villa a Sperlonga; 15 rapporti finanziari; 2 autovetture.

Le indagini 

Le indagini hanno consentito di ricostruire una parte significativa delle vicende attinenti all’emergenza rifiuti in Campania ed all’intervento di imprese mafiose nel settore del trasporto, della costruzione di discariche, della predisposizione delle piazzole per la stiva delle ecoballe, e per la gestione dei rifiuti nei Cdr. Nel tempo, il gruppo imprenditoriale facente riferimento all'uomo avrebbe garantito ai clan camorristici un’immagine di apparente legalità dell’imprenditoria del settore dei rifiuti e dell’edilizia, ottenendo una crescita esponenziale dei fatturati e dei mezzi tale da giustificare l’ingresso nei grandi appalti pubblici, ponendosi come stabile intermediario tra l’organizzazione camorristica e soggetti pubblici.

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