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Cronaca Terracina

Dopo i maltrattamenti cercava di fuggire in Tunisia, nega tutto davanti al giudice

Il 39enne è stato interrogato questa mattina e ha negato di avere picchiato la moglie. "Tornavo a casa da mia madre malata"

Ha negato tutte le accuse rispondendo alle domande del magistrato il tunisino 39enne arrestato nei giorni scorsi a Terracina per maltrattamenti in famiglia, false attestazioni a pubblico ufficiale, violenza o minaccia per costringere a commettere reato, falso ideologico e reato tentato finalizzato ad indurre in errore il pubblico ufficiale.

L’uomo è stato ascoltato questa mattina dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota per l’interrogatorio di convalida durante il quale ha fornito la sua spiegazione rispetto alle pesanti accuse contenute anche in una denuncia presentata dalla moglie.

Secondo gli investigatori della polizia e dei carabinieri il 39enne, al fine di completare la procedura per il rinnovo del suo permesso di soggiorno per motivi familiari, si è presentato presso l’Ufficio di polizia. accompagnato dalla moglie, che avrebbe avallato il ricongiungimento familiare. In realtà i due erano separati da tempo, a causa dei continui maltrattamenti da parte di lui così è emerso che la moglie era stata a confermare l’unione matrimoniale per non subire ulteriori ritorsioni. L’uomo peraltro aveva già prenotato un volo di sola andata per Tunisi. Accertato pertanto il concreto pericolo di fuga, il procuratore aggiunto Carlo Lasperanza ha emesso tempestivamente il provvedimento di fermo.

Questa mattina l’uomo, assistito dall’avvocato Alfonso Falcone, ha spiegato che il viaggio in Tunisia era finalizzato a vedere la madre malata e di non avere mai picchiato la moglie che, a suo avviso, l’avrebbe accusato falsamente di atti sessuali sul figlio sapendo della gravità del reato nel suo paese di origine. Il gip ha comunque convalidato il fermo e si è riseravto sulla richiesta di revoca del provvedimento.

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