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Raccolta differenziata, 9 Comuni Ricicloni in provincia. Sono 83 nel Lazio

E’ quanto emerso nella giornata di ieri a Roma dove c’è stato il primo EcoForum dei Rifiuti del Lazio organizzato da Legambiente. Spiccano in testa alla classifica dei Comuni che hanno superato il 65% di differenziata Norma, Rocca Massima e Campodimele

Sono 83 i Comuni Ricicloni nel Lazio, di cui 9 nella provincia pontina, vale a dire quei comuni con oltre il 65% di differenziata.

Questo quanto emerso nella giornata di ieri a Roma dove c’è stato il primo EcoForum dei Rifiuti del Lazio organizzato da Legambiente con il contributo della Regione Lazio, e durante il quale è stato pubblicato il dossier rifiuti, dando spazio a comuni e aziende virtuose nella gestione del ciclo e sono stati premiati i Comuni Ricicloni di tutta la Regione. Ricordiamo che vengono  detti “Comuni Ricicloni” quelli che hanno raggiunto o superato l’obiettivo legislativo che fissava al 65% entro l’ormai lontano 2012, la percentuale di raccolta differenziata obbligatoria per i comuni

Uno sguardo al Lazio

Secondo il dossier pubblicato dall'associazione ambientalista, con dati dal Catasto Rifiuti Ispra 2017, nel 2016 la produzione di rifiuti nel Lazio è stata pari a 3.025.497 tonnellate, di cui il 42.37% è stato raccolto in maniera differenziata. In 4 anni, dal 2013 ad oggi, i Comuni Riciclino sono passati da 9 ad 83; proprio il 2013, infatti, ha segnato una data importare con la chiusura di Malagrotta e, nei fatti, l’avvio di una nuova era nella gestione del ciclo, quando la raccolta differenziata regionale era appena al 26,47%, la gestione dei rifiuti è cambiata molto. 

I Comuni Ricicloni sul podio sono Rocca D'Arce (FR) 82,20%, Sant'Ambrogio sul Garigliano, 81,73%, e Castelnuovo di Porto al 81,19%, che sono anche gli unici 3 centri ad aver superato l'obiettivo dell'80%. Di tutti i comuni Ricicloni sono 30 quelli in provincia di Roma, 16 a Viterbo, 11 a Frosinone, 9 a Latina e 4 a Rieti.

L’analisi per province

Analizzando i dati territoriali della raccolta differenziata, in testa c'è la provincia di Viterbo con il 48,13% di raccolta differenziata, fanalino di coda quella di Rieti ancora al 33,52%. La provincia dove la raccolta differenziata è aumentata maggiormente è Frosinone che passa dallo 0,6% nel 2010 al 42,70% del 2016. Per quanto riguarda la provincia pontina, la raccolta differenziata nel 2016 si è attestata sul 41,81 %, facendo segnare comunque un miglioramento rispetto al 2010 quando era ferma al 17,50 %. 

I 10 Comuni Ricicloni pontini

In testa alla classifica dei Comuni Riciclino nella provincia pontina troviamo Norma con il 78,26% di raccolta differenziata, seguita subito da Rocca Massima (77,84%) e Campodimele (73,86). Prima tra i grandi centri del territorio pontino Terracina al quarto posto con 73,07%, che anticipa Sabaudia (72,26%), Santi Cosma e Damiano (68,17%), Castelforte (67,35%), Formia (66,93%) ed Itri (65,63%). Assente tra le grandi città, proprio il capoluogo pontino.  

Comuni Ricicloni Provincia Di Latina (fonte legambientelazio.it)

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I commenti

“A quattro anni dalla chiusura di Malagrotta, quando nel nostro territorio si contavano sulle dita di una mano i Comuni Ricicloni, siamo contenti di poterne premiare 83 quest'anno – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio -. Anche se la nostra ancora non è una Regione tra le più virtuose, dato l'uso ecccessivo di incenerimento e conferimento in discarica, guardando i numeri complessivi e analizzando gli ultimi anni non si può non vedere un positivo passo in avanti che ci porta oggi a premiare così tanti comuni, a dimostrazione di quanto fosse giusto chiudere la storia delle discariche e di quanto le politiche regionali risultino efficaci tanto più se mettono a disposizione strumenti concreti, dalle compostiere di comunità alla tariffa puntuale, dalle linee guida sul riuso all'individuazione del fabbisogno impiantistico. Ora abbiamo bisogno di un piano regionale dei rifiuti efficace, con il quale dare lo stop definitivo a discariche e inceneritori, e dell'attuazione di buone norme approvate alle quali dare gambe, a partire dalla tariffa puntuale secondo il principio chi inquina paga: solo con questi presupposti il Lazio potrà avviarsi verso la costruzione dell'economia circolare”.   

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