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Formia, crisi idrica a Castellone: “Le responsabilità di sindaco e Amministrazione”

Dura la posizione di Centristi per Formia e Generazione Formia: "Quello che è successo in questi ultimi anni è per il 50% colpa della società mista (pubblico-privata) ma il restante 50% colpa delle amministrazioni che non hanno esercitato il controllo potuto e dovuto"

E’ polemica a Formia dove da circa una settimana la crisi circa sta creando notevoli disagi ai cittadini. Una situazione che sta mettendo in ginocchio diversi centri del sud pontino con i sindaci che nei giorni scorsi si sono riuniti proprio per affrontare la questione dell’emergenza acqua ed evidenziare le priorità e gli interventi necessari. 

Delicata la situazione di Formia dove anche i cittadini si sono fatti sentire. Sulla questione sono intervenuti anche Centristi per Formia e Generazione Formia che puntano il dito contro l’Amministrazione comunale. “ Come abbiamo già avuto modo di dire in un’altra nota riguardante la crisi idrica che ha colpito la nostra città non ci interessa il discorso acqua pubblica o acqua privata bensì che l’acqua arrivi a tutti e che costi di meno - scrivono in una nota -. Dopo questa dovuta premessa ci teniamo anche a ricordare che Acqualatina deve fare gli investimenti deliberati ed è compito dei sindaci controllare che ciò avvenga per questo ci siamo anche spinti a dire che quello che è successo in questi ultimi anni è per il 50 % colpa della società mista (pubblico-privata) ma il restante 50% colpa delle amministrazioni che non hanno esercitato il controllo potuto e dovuto”.

“L’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio che forse si svolgerà in seconda convocazione lunedì (se PD e FI dimostreranno di avere i numeri) dell’odg aggiuntivo ‘realizzazione della rete idrica e serbatoio in loc. Pagnano’ che servirebbe soprattutto il quartiere di Castellone alta - proseguono -, dimostrerebbe la responsabilità diretta del Sindaco Bartolomeo e della sua Amministrazione nell’attuale crisi idrica. Questa delibera è in ritardo di almeno 3 anni.

In questo quartiere ci sono case dove non è arrivata acqua per ben sette giorni, ciò nonostante a fine 2012 il caparbio Sen. Forte e la sua amministrazione ottenne da Acqualatina un finanziamento di più di 900.000 euro per costruire un nuovo serbatoi per evitare la crisi idrica che stiamo vivendo in questi giorni.

Stabilito che da fine 2012 esiste un finanziamento e che l’unico compito del Comune era quello di approvare un progetto definitivo in variante al PRG, progetto che Acqualatina dopo 6 mesi aveva già consegnato - si legge ancora nella nota, ci chiediamo perché il sindaco si sia ‘dimenticato’ di far approvare questa delibera in modo da mettere Acqualatina in condizione di poter fare la gara e quindi finalmente l’opera di vitale importanza per la nostra città? Cosa ha fatto il sindaco per evitare che acqualatina non procedesse ad intervenire sulla rete idrica colabrodo che oggi abbiamo e che comporta una dispersione di più del 70%?”

“Per noi - vanno ancora avanti Centristi per Formia e Generazione Formia - la risposta è chiara, non ha fatto nulla perché troppo preoccupato di gestire la sua litigiosa maggioranza, oggi Pd-FI, restando chiuso a palazzo e gestendo interessi sicuramente diversi di quelli dei cittadini che in questi giorni stanno soffrendo pene dell’inferno senza acqua. Ci riferiamo soprattutto a tutte quelle famiglie che hanno bimbi, anziani e malati a casa ma anche a tutte quelle attività che con l’acqua ci lavorano per arrivare a fine mese e pagare le già altissime tasse comunali!

Ieri mattina abbiamo protocollato in Comune una richiesta di accesso agli atti dove chiediamo al Sindaco ‘di darci copia di tutte quelle lettere, diffide e provvedimenti (anche dell’avvocatura) che ha prodotto nei confronti di Acqualatina in questi 4 anni di amministrazione visto che parlava già di dispersione, almeno nei comunicati stampa, più di 3 anni fa’. Così tutta la città potrà vedere in maniera trasparente quale è stata la posizione di questa amministrazione nei confronti di Acqualatina e soprattutto come ha esercitato il dovuto/potuto potere di controllo sull’ente gestore, ammesso che Forza Italia gli dia “il permesso” di parlare”. 

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