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Chiusura notturna dei Pat in provincia, il consigliere Simeone annuncia un'interrogazione a Zingaretti

Fa già discutere la misura adottata dalla Asl di Latina sulla chiusura nelle ore notturne dei punti di assistenza territoriale per liberare risorse da impiegare nei nuovi drive-in

C'è già un'interrogazione al presidente della Regione Nicola Zingaretti e all'assessore alla Sanità D'Amato sulla chiusura notturna dei Pat (Punti di assistenza territoriale, ex Ppi) annunciata ieri dal direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati per fare fronte all'emergenza sanitaria legata al covid e garantire maggiore personale per predisporre altri tre drive-in fissi in provincia.

“Trovo ingiustificata e priva di buon senso l’ordinanza della Asl di Latina che dispone la chiusura dei punti di assistenza territoriale nelle ore notturne - spiega il consigliere regionale di FI Giuseppe Simone, presidente della commissione Sanità - producendo come primo effetto l’ulteriore depotenziamento dei servizi sanitari nella nostra provincia. Per questa ragione presenterò già nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato". 

Secondo Simeone la scelta del manager Casati va nella direzione opposta rispetto a quella necessaria. "L’obiettivo - dichiara - dovrebbe essere quello di aumentare l’offerta sanitaria territoriale, a cominciare dal potenziamento del personale nelle nostre strutture. La fase emergenziale che stiamo vivendo dovrebbe indurre i vertici dell’azienda sanitaria a chiedere un incremento di medici e infermieri nelle strutture ospedaliere e territoriali, invece con questa disposizione di fatto la prima conseguenza sarà quella di sguarnire i servizi. Non è certo spostando il personale da una parte all’altra che si risolvono i problemi della nostra sanità".

"La chiusura dei Pat nelle ore notturne peraltro ha provocato un’inevitabile dura reazione da parte dei sindaci di Cori, Sezze, Sabaudia, Gaeta e Minturno che hanno chiesto al direttore generale di rivedere la propria posizione - continua il consigliere regionale pontino - Concordo con i sindaci di queste realtà soprattutto sulla necessità di impiegare le risorse sull’aumento di personale e posti letto per migliorare l’offerta sanitaria. Credo sia opportuno rimboccarsi le maniche per colmare le lacune esistenti nella sanità del nostro territorio, puntando al suo potenziamento e scongiurando qualsiasi indebolimento dei già esigui servizi esistenti.  Per questo ho chiesto in tempi non sospetti alla Asl di Latina di rimodulare la programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale garantendo ai pazienti servizi efficaci ed efficienti, rafforzando i presidi territoriali che rappresentano, come nel caso dei Pat, la cerniera indispensabile tra l’ospedale e la gestione della emergenza. Salvaguardare servizi e prestazioni indispensabili a garantire il rispetto del diritto alla cura per i nostri cittadini è un obiettivo che deve vederci tutti sullo stesso fronte. Su questo punto non ci possono essere divisioni o differenze di colore politico”.
 

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